Israel Zoller cooperò con Raffaele Pettazzoni per oltre venticinque anni (dal 1926 al 1952), attraverso le pagine di SMSR con una ricca serie di articoli e di recensioni che in questo contributo sono presi in esame sotto forma di regesto. Zoller rappresentò per SMSR e per Pettazzoni il referente autorevole per gli studi filologici vetero-testamentari e per l’ebraismo; tuttavia il suo apporto alla rivista non fu solamente settoriale, ma si aprì con un duplice colpo d’ala in direzione del più vasto orizzonte degli studi storico-religiosi e della loro sistemazione metodologica. Infatti, il suo contributo a SMSR non si limitò a questioni specifiche riservate a un cultore di semitologia, ma spaziò sui campi della comparazione storico-religiosa inserendosi nel solco metodologico già tracciato da Pettazzoni. Quest’ultimo si avvalse dunque di uno dei maggiori studiosi dell’epoca per quanto concerneva l’ebraismo e la semitologia, apprezzandolo in particolar modo per quella sua geniale capacità di integrare, nel metodo di ricerca, istanze tra di loro lontane, quali lo storicismo comparatistico e la fenomenologia religiosa. Pettazzoni non solo riponeva grande fiducia in Zoller quando gli aprì le porte di SMSR, ma doveva evidentemente nutrire un certo interesse per il metodo di ricerca applicato dal semitista negli studi filologici, biblici e storico-religiosi. Nella metodologia di indagine zolleriana, il persicetano probabilmente intravide un punto d’incontro seppure talvolta labile, altre non sempre sicuro, tra le esigenze filologiche e storico-comparative e le istanze fenomenologiche. Per certi versi, Zoller fu perciò l’alter ego di Pettazzoni nel campo della semitologia e nello studio dell’ebraismo. I due seguirono un cammino parallelo di ricerca entro il quale far convergere le istanze storicistiche e quelle fenomenologiche.

Un ebreo tra gli storici delle religioni. La collaborazione di Israel Zoller con Raffaele Pettazzoni

LATORRE, Alberto
2008-01-01

Abstract

Israel Zoller cooperò con Raffaele Pettazzoni per oltre venticinque anni (dal 1926 al 1952), attraverso le pagine di SMSR con una ricca serie di articoli e di recensioni che in questo contributo sono presi in esame sotto forma di regesto. Zoller rappresentò per SMSR e per Pettazzoni il referente autorevole per gli studi filologici vetero-testamentari e per l’ebraismo; tuttavia il suo apporto alla rivista non fu solamente settoriale, ma si aprì con un duplice colpo d’ala in direzione del più vasto orizzonte degli studi storico-religiosi e della loro sistemazione metodologica. Infatti, il suo contributo a SMSR non si limitò a questioni specifiche riservate a un cultore di semitologia, ma spaziò sui campi della comparazione storico-religiosa inserendosi nel solco metodologico già tracciato da Pettazzoni. Quest’ultimo si avvalse dunque di uno dei maggiori studiosi dell’epoca per quanto concerneva l’ebraismo e la semitologia, apprezzandolo in particolar modo per quella sua geniale capacità di integrare, nel metodo di ricerca, istanze tra di loro lontane, quali lo storicismo comparatistico e la fenomenologia religiosa. Pettazzoni non solo riponeva grande fiducia in Zoller quando gli aprì le porte di SMSR, ma doveva evidentemente nutrire un certo interesse per il metodo di ricerca applicato dal semitista negli studi filologici, biblici e storico-religiosi. Nella metodologia di indagine zolleriana, il persicetano probabilmente intravide un punto d’incontro seppure talvolta labile, altre non sempre sicuro, tra le esigenze filologiche e storico-comparative e le istanze fenomenologiche. Per certi versi, Zoller fu perciò l’alter ego di Pettazzoni nel campo della semitologia e nello studio dell’ebraismo. I due seguirono un cammino parallelo di ricerca entro il quale far convergere le istanze storicistiche e quelle fenomenologiche.
2008
Storia delle religioni Studi e Materiali di Storia delle Religioni
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