La classificazione delle scienze e delle arti consiste nell’esame e nell’evidenziazione delle relazioni che collegano le differenti scienze e arti, e dei criteri di differenziazione delle diverse sottodiscipline di una disciplina. Essa viene imposta dallo sviluppo stesso del sapere scientifico, che richiede revisioni di sistemazioni precedenti. Il suo interesse consiste in ogni caso in una riflessione strutturale sull’organizzazione di un complesso di discipline o di una singola disciplina in un determinato momento storico. È importante anche al giorno d’oggi, in un’indagine che riguardi l’ontologia di una disciplina o di un complesso di discipline, chiedersi quale sia la più conveniente forma di classificazione, nel suo rapporto con la materia, costituita dai contenuti specifici delle discipline in esame. Per una ricerca che si proponga di analizzare come sia possibile affrontare oggi il problema della classificazione di specifiche discipline, tra le quali figura la medicina, può essere utile studiare alcuni modelli che sono stati effettivamente presentati da scienziati e filosofi, in questo caso a partire dall’era moderna, in modo da rendersi conto di alcune questioni teoriche (tra cui le prospettive assunte e le difficoltà emerse) che si incontrano per realizzare questo obbiettivo. In questo saggio si esaminano, con riferimento a specifici esempi, alcuni aspetti concernenti il problema della collocazione della medicina nella classificazione delle scienze tra Seicento e Ottocento. Si prendono in considerazione alcuni importanti progetti di organizzazione del sapere, con particolare attenzione alle proposte presentate da F. Bacon (1561-1626) nell’Advancement of learning (1605), da R. Descartes (1596-1650) nella prefazione ai Principes de la philosophie (1647), la Lettre all’abate Picot, da Chr. Wolff (1679-1754) nel Discursus praeliminaris de philosophia in genere (1728; nuove edizioni 1732, 1740), dallo scienziato A.-M. Ampère (1775-1836) nell’Essai sur la philosophie des sciences (I vol. 1834; II vol. 1843, pubblicato postumo); alla classificazione della medicina proposta dal medico, botanico e chimico H. Boerhaave (1668-1738) nelle Institutiones medicae (1708), e ad alcune significative enciclopedie dell’età moderna: l’Encyclopaedia (1630) di J.H. Alsted (1588-1638), e l’Encyclopédie (1751-1765) curata da D. Diderot (1713-1784) e J. D’Alembert (1717-1783). Tra le questioni esaminate figurano la distinzione tra ordinamento naturale e ordinamento artificiale, i criteri di partizione di una scienza, la definizione della medicina come arte o come scienza, la sua collocazione dentro il sistema delle discipline e le relazioni che sussistono tra la medicina intesa come disciplina unitaria e le sue parti. Come si vedrà negli autori presi in esame la classificazione della medicina viene effettuata secondo punti di vista differenti, e presenta aspetti «critici» per le proposte analizzate di ordinamento delle scienze. A. Moretto è autore dei paragrafi 1, 3, 4.
Medicina e classificazione delle scienze
MORETTO, Antonio;VALBUSA, Ivan
2009-01-01
Abstract
La classificazione delle scienze e delle arti consiste nell’esame e nell’evidenziazione delle relazioni che collegano le differenti scienze e arti, e dei criteri di differenziazione delle diverse sottodiscipline di una disciplina. Essa viene imposta dallo sviluppo stesso del sapere scientifico, che richiede revisioni di sistemazioni precedenti. Il suo interesse consiste in ogni caso in una riflessione strutturale sull’organizzazione di un complesso di discipline o di una singola disciplina in un determinato momento storico. È importante anche al giorno d’oggi, in un’indagine che riguardi l’ontologia di una disciplina o di un complesso di discipline, chiedersi quale sia la più conveniente forma di classificazione, nel suo rapporto con la materia, costituita dai contenuti specifici delle discipline in esame. Per una ricerca che si proponga di analizzare come sia possibile affrontare oggi il problema della classificazione di specifiche discipline, tra le quali figura la medicina, può essere utile studiare alcuni modelli che sono stati effettivamente presentati da scienziati e filosofi, in questo caso a partire dall’era moderna, in modo da rendersi conto di alcune questioni teoriche (tra cui le prospettive assunte e le difficoltà emerse) che si incontrano per realizzare questo obbiettivo. In questo saggio si esaminano, con riferimento a specifici esempi, alcuni aspetti concernenti il problema della collocazione della medicina nella classificazione delle scienze tra Seicento e Ottocento. Si prendono in considerazione alcuni importanti progetti di organizzazione del sapere, con particolare attenzione alle proposte presentate da F. Bacon (1561-1626) nell’Advancement of learning (1605), da R. Descartes (1596-1650) nella prefazione ai Principes de la philosophie (1647), la Lettre all’abate Picot, da Chr. Wolff (1679-1754) nel Discursus praeliminaris de philosophia in genere (1728; nuove edizioni 1732, 1740), dallo scienziato A.-M. Ampère (1775-1836) nell’Essai sur la philosophie des sciences (I vol. 1834; II vol. 1843, pubblicato postumo); alla classificazione della medicina proposta dal medico, botanico e chimico H. Boerhaave (1668-1738) nelle Institutiones medicae (1708), e ad alcune significative enciclopedie dell’età moderna: l’Encyclopaedia (1630) di J.H. Alsted (1588-1638), e l’Encyclopédie (1751-1765) curata da D. Diderot (1713-1784) e J. D’Alembert (1717-1783). Tra le questioni esaminate figurano la distinzione tra ordinamento naturale e ordinamento artificiale, i criteri di partizione di una scienza, la definizione della medicina come arte o come scienza, la sua collocazione dentro il sistema delle discipline e le relazioni che sussistono tra la medicina intesa come disciplina unitaria e le sue parti. Come si vedrà negli autori presi in esame la classificazione della medicina viene effettuata secondo punti di vista differenti, e presenta aspetti «critici» per le proposte analizzate di ordinamento delle scienze. A. Moretto è autore dei paragrafi 1, 3, 4.
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