Il raffinato collezionismo di Ottavio Costa (1554-1639) non ha riguardato solo gli oggetti d'arte raccolti in decenni di ragguardevoli e ponderate committenze. I dettagliatissimi inventari fatti redigere periodicamente dal banchiere-mecenate ingauno attestano una discreta considerazione maturata anche per i manoscritti e le fonti a stampa. Tre documenti stilati tra il 1600 e il 1641 offrono lo spunto per una riflessione sulla cultura sofisticata e cosmopolita di uno dei primi estimatori di Caravaggio, vicino a Guido Reni e al Cavalier d'Arpino. La sua biblioteca, nella quale si riconoscono anche gli apporti dei fratelli Pier Francesco e Alessandro, si pone accanto ad altre celebri collezioni di libri avviate da personaggi a loro vicini, come quelle del cardinale Francesco Maria del Monte o del cardinale Alessandro Peretti Montalto.
Collezionare libri: la raccolta del banchiere-mecenate Ottavio Costa
LEONARDI, Andrea
2008-01-01
Abstract
Il raffinato collezionismo di Ottavio Costa (1554-1639) non ha riguardato solo gli oggetti d'arte raccolti in decenni di ragguardevoli e ponderate committenze. I dettagliatissimi inventari fatti redigere periodicamente dal banchiere-mecenate ingauno attestano una discreta considerazione maturata anche per i manoscritti e le fonti a stampa. Tre documenti stilati tra il 1600 e il 1641 offrono lo spunto per una riflessione sulla cultura sofisticata e cosmopolita di uno dei primi estimatori di Caravaggio, vicino a Guido Reni e al Cavalier d'Arpino. La sua biblioteca, nella quale si riconoscono anche gli apporti dei fratelli Pier Francesco e Alessandro, si pone accanto ad altre celebri collezioni di libri avviate da personaggi a loro vicini, come quelle del cardinale Francesco Maria del Monte o del cardinale Alessandro Peretti Montalto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.