Fare teatro è ritenuto una pratica minore nella riabilitazione psichiatrica. Il fatto di mettersi insieme, operatori e pazienti, a co-costruire un frammento drammaturgico appare infatti spesso come qualcosa di troppo distante dalla pratica quotidiana. Il realtà il linguaggio del teatro, dove tutto è aperto e rimanda a qualcos'altro, ha il potere di scardinare l'asfittica descrizione diagnostica, aprendo la persona aun rapporto differente con il mondo e gli strati profondi di sé. E permette all'operatore di inoltrarsi in spazi relazionali più vicini all'intima esperienza, propria e dei pazienti.

Fare teatro con Marco

PERINA, Renato
2009-01-01

Abstract

Fare teatro è ritenuto una pratica minore nella riabilitazione psichiatrica. Il fatto di mettersi insieme, operatori e pazienti, a co-costruire un frammento drammaturgico appare infatti spesso come qualcosa di troppo distante dalla pratica quotidiana. Il realtà il linguaggio del teatro, dove tutto è aperto e rimanda a qualcos'altro, ha il potere di scardinare l'asfittica descrizione diagnostica, aprendo la persona aun rapporto differente con il mondo e gli strati profondi di sé. E permette all'operatore di inoltrarsi in spazi relazionali più vicini all'intima esperienza, propria e dei pazienti.
2009
Pedagogia sociale; pedagogia del disagio e della marginalità; teatro sociale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/334295
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