Nel presente studio apparso su un numero monografico della rivista «Cultura tedesca» dedicato allo scrittore praghese si ripercorre la comparsa e la storia dell’aggettivo kafkiano nelle principali lingue europee. Il kafkaesk tedesco, il kafkaïen francese, il kafkaesque inglese e il kafkiano italiano sono entrati nei dizionari e nelle enciclopedie con un significato ben circoscrivibile. Esso denota una situazione «misteriosa, inquietante [unheimlich] e minacciosa». È dubbio quanto la concezione odierna dell’aggettivo kafkiano abbia a che fare con la radice storica che l’ha prodotto o con l’immagine di Kafka che la critica ha forgiato negli anni; per Salgaro è più importante evidenziare il risvolto positivo, ovvero, che solo due autori, Kafka e Orwell, hanno dato vita a aggettivi che definiscono i fenomeni di potere delle società contemporanee. In queste pagine si indagano alcune cause del successo di Kafka per capire se esso ha qualche attinenza con la fonte che lo ha prodotto. Il fenomeno Kafka si presenta oltremodo complesso: da un lato abbiamo un Kafka mito della critica contemporanea. Tale critica ha sacralizzato un testo, che secondo i suoi profeti più intransigenti impone per la sua natura di essere «preso alla lettera» e che è criptico ed impenetrabile. Dall’altro lato, l’opera di Kafka ha prodotto un aggettivo, il kafkiano, che librandosi dalla sua fonte è diventato una cifra del sentire contemporaneo.
Kafka è kafkiano?
SALGARO, Massimo
2008-01-01
Abstract
Nel presente studio apparso su un numero monografico della rivista «Cultura tedesca» dedicato allo scrittore praghese si ripercorre la comparsa e la storia dell’aggettivo kafkiano nelle principali lingue europee. Il kafkaesk tedesco, il kafkaïen francese, il kafkaesque inglese e il kafkiano italiano sono entrati nei dizionari e nelle enciclopedie con un significato ben circoscrivibile. Esso denota una situazione «misteriosa, inquietante [unheimlich] e minacciosa». È dubbio quanto la concezione odierna dell’aggettivo kafkiano abbia a che fare con la radice storica che l’ha prodotto o con l’immagine di Kafka che la critica ha forgiato negli anni; per Salgaro è più importante evidenziare il risvolto positivo, ovvero, che solo due autori, Kafka e Orwell, hanno dato vita a aggettivi che definiscono i fenomeni di potere delle società contemporanee. In queste pagine si indagano alcune cause del successo di Kafka per capire se esso ha qualche attinenza con la fonte che lo ha prodotto. Il fenomeno Kafka si presenta oltremodo complesso: da un lato abbiamo un Kafka mito della critica contemporanea. Tale critica ha sacralizzato un testo, che secondo i suoi profeti più intransigenti impone per la sua natura di essere «preso alla lettera» e che è criptico ed impenetrabile. Dall’altro lato, l’opera di Kafka ha prodotto un aggettivo, il kafkiano, che librandosi dalla sua fonte è diventato una cifra del sentire contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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