Lo studio si propone di individuare (a) i pattern di comunicazione messi in atto da diadi madre-bambino per gestire sia l’interazione, sia le separazioni e le riunificazioni previste dalla Strange Situation (Ainsworth et al., 1978), evidenziando eventuali associazioni tra la comunicazione durante il gioco e durante i momenti di separazione e di riunione; (b) eventuali associazioni significative tra i pattern di comunicazione diadica e i pattern di attaccamento del bambino. La ricerca ha coinvolto 45 diadi madre-bambino (età media = 12.4 mesi, ds = 0.85) videoregistrate durante la procedura della Strange Situation, che ha permesso di classificare i pattern di attaccamento dei bambini. I pattern di comunicazione diadica sono stati identificati attraverso la Frame Analysis (Fogel, 1993), come frames d’Interazione (Esplorazione Seguita, Gioco Condiviso, Controllato, Conflittuale, Approccio B o M Fallito, Coccole/Accudimento, Non Interaz.), frames di Separazione e frames di Riunione (Separazione e/o Riunione Gestita, a Distanza, Ignorata, con Approccio Fallito, Interminabile), e utilizzati come categorie mutualmente esclusive per la codifica dei comportamenti diadici negli episodi 2, 3, 5 e 8 della SS. L’analisi fattoriale effettuata sui frames emersi ha individuato 5 pattern di comunicazione che spiegano il 71.4% della varianza totale: P1 (20.1%) “Comunicazione disperata” (Approcci B Falliti .67, S e R Interminabili .70), P2 (16.5%) “Comunicazione ghiacciata” (Gioco Conflittuale e Non Interaz. .81, R con Approccio B Fallito .65), P3 (13%) “Comunicazione caccia e fuga” (Gioco Controllato e Approcci M Falliti .58, S e R Ignorate .84), P4 (11.3%) “Comunicazione tranquilla” (Esplorazione Seguita .52, R a Distanza .69, S e R Gestite .34), P5 “Comunicazione di cura affettuosa” (10.1%, Coccole/Accudimento .68). L’analisi dei cluster ha quindi permesso di classificare le diadi del campione secondo i pattern di comunicazione individuati, ossia secondo l’elevata presenza di P1 (4 diadi), P2 (7 diadi), P3 (4 diadi), P4+5 (26 diadi), con l’esclusione di 4 diadi che per scarsa presenza di tali pattern non risultano collocabili in alcuno dei gruppi. Infine, il metodo dei residui corretti applicato alla matrice di contingenza tra i gruppi di diadi differenziati secondo i pattern di comunicazione e i gruppi differenziati in base ai pattern di attaccamento del bambino ha evidenziato significative associazioni tra P1 e C, P2-P3 e A, e P4+5 e B, suggerendo che i pattern di comunicazione diadica possono costituire un importante indicatore di qualità dell’attaccamento.
Pattern di comunicazione madre-bambino e qualità dell’attaccamento alla madre
LAVELLI, Manuela;
2008-01-01
Abstract
Lo studio si propone di individuare (a) i pattern di comunicazione messi in atto da diadi madre-bambino per gestire sia l’interazione, sia le separazioni e le riunificazioni previste dalla Strange Situation (Ainsworth et al., 1978), evidenziando eventuali associazioni tra la comunicazione durante il gioco e durante i momenti di separazione e di riunione; (b) eventuali associazioni significative tra i pattern di comunicazione diadica e i pattern di attaccamento del bambino. La ricerca ha coinvolto 45 diadi madre-bambino (età media = 12.4 mesi, ds = 0.85) videoregistrate durante la procedura della Strange Situation, che ha permesso di classificare i pattern di attaccamento dei bambini. I pattern di comunicazione diadica sono stati identificati attraverso la Frame Analysis (Fogel, 1993), come frames d’Interazione (Esplorazione Seguita, Gioco Condiviso, Controllato, Conflittuale, Approccio B o M Fallito, Coccole/Accudimento, Non Interaz.), frames di Separazione e frames di Riunione (Separazione e/o Riunione Gestita, a Distanza, Ignorata, con Approccio Fallito, Interminabile), e utilizzati come categorie mutualmente esclusive per la codifica dei comportamenti diadici negli episodi 2, 3, 5 e 8 della SS. L’analisi fattoriale effettuata sui frames emersi ha individuato 5 pattern di comunicazione che spiegano il 71.4% della varianza totale: P1 (20.1%) “Comunicazione disperata” (Approcci B Falliti .67, S e R Interminabili .70), P2 (16.5%) “Comunicazione ghiacciata” (Gioco Conflittuale e Non Interaz. .81, R con Approccio B Fallito .65), P3 (13%) “Comunicazione caccia e fuga” (Gioco Controllato e Approcci M Falliti .58, S e R Ignorate .84), P4 (11.3%) “Comunicazione tranquilla” (Esplorazione Seguita .52, R a Distanza .69, S e R Gestite .34), P5 “Comunicazione di cura affettuosa” (10.1%, Coccole/Accudimento .68). L’analisi dei cluster ha quindi permesso di classificare le diadi del campione secondo i pattern di comunicazione individuati, ossia secondo l’elevata presenza di P1 (4 diadi), P2 (7 diadi), P3 (4 diadi), P4+5 (26 diadi), con l’esclusione di 4 diadi che per scarsa presenza di tali pattern non risultano collocabili in alcuno dei gruppi. Infine, il metodo dei residui corretti applicato alla matrice di contingenza tra i gruppi di diadi differenziati secondo i pattern di comunicazione e i gruppi differenziati in base ai pattern di attaccamento del bambino ha evidenziato significative associazioni tra P1 e C, P2-P3 e A, e P4+5 e B, suggerendo che i pattern di comunicazione diadica possono costituire un importante indicatore di qualità dell’attaccamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.