Il breve saggio focalizza l’attenzione sulle chiese romaniche di San Pietro a Camporosso, San Giorgio a Dolceacqua, San Pietro di Ento ad Apricale e San Tommaso a Pigna. Questi edifici, dislocati nella val Nervia, a ridosso dell’estremità occidentale della Liguria, rappresentano un complesso davvero unitario che non ha mancato di destare l’attenzione dei numerosi viaggiatori inglesi presenti nell’area dalla fine dell’Ottocento: dagli scritti di William Scott (Rock Villages, 1888), a quelli di Edward e Margaret Berry (At the western gate of Italy, 1931).

Le chiese romaniche della val Nervia

LEONARDI, Andrea
1999-01-01

Abstract

Il breve saggio focalizza l’attenzione sulle chiese romaniche di San Pietro a Camporosso, San Giorgio a Dolceacqua, San Pietro di Ento ad Apricale e San Tommaso a Pigna. Questi edifici, dislocati nella val Nervia, a ridosso dell’estremità occidentale della Liguria, rappresentano un complesso davvero unitario che non ha mancato di destare l’attenzione dei numerosi viaggiatori inglesi presenti nell’area dalla fine dell’Ottocento: dagli scritti di William Scott (Rock Villages, 1888), a quelli di Edward e Margaret Berry (At the western gate of Italy, 1931).
1999
architettura; romanico; letteratura di viaggio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/321185
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