A proposito di un recente contributo su Giuseppe Giacosa

Prendendo spunto dal dibattito critico occasionato dal primo centenario della morte dello scrittore canavesano, il saggio riconsidera l’opera letteraria di Giuseppe Giacosa (1847-1906), rivalutandone la novellistica (Novelle e paesi valdostani, 1886) e la memorialistica odeporica (Impressioni d’America, 1898), una produzione a torto ritenuta minore rispetto alla librettistica (Bohème, Tosca, Madama Butterfly) e alla drammaturgia realistico-borghese e ‘ibseniana’ (Tristi amori, I diritti dell’anima, Come le foglie). Nel corpus delle novelle ‘valdostane’ è sottolineato il rilievo centrale di Un minuetto, di cui è discusso il carattere ‘fantastico’ hoffmanniano e proposta una lettura in chiave programmatica e metaletteraria rispetto all’intera raccolta. Del reportage americano è segnalata, oltre a una certa eleganza elzeviristica, quasi da prosa d’arte, l’acuta capacità di osservazione dell’American way of life, in linea con il miglior giornalismo coevo (Ferdinando Fontana, ad es.)