Il presente lavoro affronta la questione che concerne la natura ed i limiti della responsabilità che deriva dall'esercizio, da parte del medico dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, di attività libero-professionale intramuraria (ovverosia, all'interno dell'azienda pubblica). In particolare, si discute se l'operatore sanitario possa, anche nello svolgimento della suddetta attività, avvalersi di quella limitazione di responsabilità ai soli casi di dolo o colpa grave di cui gode il medico che abbia tenuto un comportamento dannoso nell'adempimento dell'obbligo di servizio; ci si chiede inoltre se, in questa ipotesi, possa essere invocata, accanto alla sua responsabilità personale, anche la responsabilità della struttura sanitaria pubblica nella quale si è verificato il fatto illecito.
L’attività libero-professionale intramuraria del medico pubblico dipendente alla luce del “Decreto Bersani”
FACCIOLI, Mirko
2006-01-01
Abstract
Il presente lavoro affronta la questione che concerne la natura ed i limiti della responsabilità che deriva dall'esercizio, da parte del medico dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, di attività libero-professionale intramuraria (ovverosia, all'interno dell'azienda pubblica). In particolare, si discute se l'operatore sanitario possa, anche nello svolgimento della suddetta attività, avvalersi di quella limitazione di responsabilità ai soli casi di dolo o colpa grave di cui gode il medico che abbia tenuto un comportamento dannoso nell'adempimento dell'obbligo di servizio; ci si chiede inoltre se, in questa ipotesi, possa essere invocata, accanto alla sua responsabilità personale, anche la responsabilità della struttura sanitaria pubblica nella quale si è verificato il fatto illecito.
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