L'Osservatorio delle tariffe e dei tributi della Regione dell’Umbria, esperienza pionieristica nel suo genere in Italia, è stato istituito dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 9039 del 7 dicembre 1993, in attuazione della legge regionale n. 34 del 10 luglio 1987, concernente “Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti ed istituzione della Consulta Regionale per l’Utenza ed il Consumo”, con l'obiettivo di predisporre uno strumento conoscitivo in grado di fornire informazioni sul livello e sulla dinamica delle tariffe dei principali servizi pubblici locali, sia a rete che a domanda individuale, nonché sul livello e sulla dinamica dei principali tributi comunali. Nel corso degli anni, l’obiettivo principale dell’Osservatorio è stato quello di raccogliere ed elaborare informazioni sui livelli tariffari dei principali servizi pubblici locali sia a domanda individuale che a rete, nonché sul livello dei principali tributi locali. Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale sono stati considerati gli asili nido comunali, le mense scolastiche ed i trasporti scolastici, mentre per i servizi a rete sono stati considerati la distribuzione di gas metano, la distribuzione idrica, le fognature e la depurazione, la nettezza urbana, i trasporti pubblici urbani ed i parcheggi. Relativamente ai tributi di competenza dei Comuni, sono stati invece considerati l’Imposta comunale sugli immobili, l'Imposta sulla pubblicità (od il Canone per l’installazione di mezzi pubblicitari), i Diritti sulle pubbliche affissioni, la Tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (od il Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche), nonché gli Oneri di urbanizzazione primari e secondari ed i Costi di costruzione. In aggiunta, oltre ai livelli tariffari e tributari menzionati, sono state raccolte informazioni sull’ammontare delle entrate per i servizi ed i tributi considerati, sull’ammontare dei costi di erogazione dei servizi e sull’entità e sulla qualità di alcuni dei servizi offerti. Dopo l’anno 1994, anno di avvio dell’Osservatorio, in cui sono stati coinvolti solo un numero limitato di comuni (tutti i 18 che allora avevano più di 10.000 abitanti, più un piccolo campione di comuni minori), in tutte le successive indagini le informazioni richieste sono state raccolte su base censuaria coinvolgendo tutti i 92 comuni della Regione. Finora le indagini effettuate, per mezzo di appositi questionari inviati ai Comuni, hanno riguardato, oltre che l’anno 1994, gli anni finanziari 1996 e 1998 e quindi gli anni 2000, 2001 e 2002.

Differenziazioni tariffarie e segmentazioni socio-economiche nelle tariffe e nei tributi locali dei Comuni dell’Umbria

MINOZZO, Marco
2003-01-01

Abstract

L'Osservatorio delle tariffe e dei tributi della Regione dell’Umbria, esperienza pionieristica nel suo genere in Italia, è stato istituito dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 9039 del 7 dicembre 1993, in attuazione della legge regionale n. 34 del 10 luglio 1987, concernente “Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti ed istituzione della Consulta Regionale per l’Utenza ed il Consumo”, con l'obiettivo di predisporre uno strumento conoscitivo in grado di fornire informazioni sul livello e sulla dinamica delle tariffe dei principali servizi pubblici locali, sia a rete che a domanda individuale, nonché sul livello e sulla dinamica dei principali tributi comunali. Nel corso degli anni, l’obiettivo principale dell’Osservatorio è stato quello di raccogliere ed elaborare informazioni sui livelli tariffari dei principali servizi pubblici locali sia a domanda individuale che a rete, nonché sul livello dei principali tributi locali. Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale sono stati considerati gli asili nido comunali, le mense scolastiche ed i trasporti scolastici, mentre per i servizi a rete sono stati considerati la distribuzione di gas metano, la distribuzione idrica, le fognature e la depurazione, la nettezza urbana, i trasporti pubblici urbani ed i parcheggi. Relativamente ai tributi di competenza dei Comuni, sono stati invece considerati l’Imposta comunale sugli immobili, l'Imposta sulla pubblicità (od il Canone per l’installazione di mezzi pubblicitari), i Diritti sulle pubbliche affissioni, la Tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (od il Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche), nonché gli Oneri di urbanizzazione primari e secondari ed i Costi di costruzione. In aggiunta, oltre ai livelli tariffari e tributari menzionati, sono state raccolte informazioni sull’ammontare delle entrate per i servizi ed i tributi considerati, sull’ammontare dei costi di erogazione dei servizi e sull’entità e sulla qualità di alcuni dei servizi offerti. Dopo l’anno 1994, anno di avvio dell’Osservatorio, in cui sono stati coinvolti solo un numero limitato di comuni (tutti i 18 che allora avevano più di 10.000 abitanti, più un piccolo campione di comuni minori), in tutte le successive indagini le informazioni richieste sono state raccolte su base censuaria coinvolgendo tutti i 92 comuni della Regione. Finora le indagini effettuate, per mezzo di appositi questionari inviati ai Comuni, hanno riguardato, oltre che l’anno 1994, gli anni finanziari 1996 e 1998 e quindi gli anni 2000, 2001 e 2002.
2003
Servizi di pubblica utilità; Tariffe; Tributi comunali; Valutazione dei servizi
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