Una consolidata tradizione storiografica ha utilizzato i testamenti per comprendere la mentalità collettiva degli individui di antico regime nei confronti della morte. Collocandosi in questa cornice, il contributo esamina dei testamenti trentini e veronesi nell’intento di comprendere l’idea di immortalità degli uomini di età moderna. Essi, infatti, avvertivano profondamente l’esigenza di trascendere la morte e a questo scopo elaboravano delle strategie per mantenere vivo il ricordo di sé. In parte questo bisogno nasceva da istanze religiose: più la comunità dei vivi ricordava e commemorava il defunto e prima la sua anima otteneva la salvezza eterna. In parte, discendeva da ragioni ‘laiche’, dal momento che il ricordo conferiva prestigio e valore.
A perpetua memoria. Testamenti e strategie dell’immortalità (secc. XVI-XVIII)
GARBELLOTTI, Marina
2007-01-01
Abstract
Una consolidata tradizione storiografica ha utilizzato i testamenti per comprendere la mentalità collettiva degli individui di antico regime nei confronti della morte. Collocandosi in questa cornice, il contributo esamina dei testamenti trentini e veronesi nell’intento di comprendere l’idea di immortalità degli uomini di età moderna. Essi, infatti, avvertivano profondamente l’esigenza di trascendere la morte e a questo scopo elaboravano delle strategie per mantenere vivo il ricordo di sé. In parte questo bisogno nasceva da istanze religiose: più la comunità dei vivi ricordava e commemorava il defunto e prima la sua anima otteneva la salvezza eterna. In parte, discendeva da ragioni ‘laiche’, dal momento che il ricordo conferiva prestigio e valore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.