Leon Battista Alberti si pone di fronte al diritto con atteggiamento rinnovato: dismessa l'armatura concettuale del diritto comune, recupera l'insegnamento etico-filosofico ciceroniano e propone nel trattato "De iure" un modello nuovo di giudice. Ciò, nonostante che egli abbia studiato diritto a Bologna e si sia addottorato in diritto canonico. Alberti dimostra quindi nelle sua opera una totale sordità verso la scienza del diritto medievale e rinuncia a servirsi delle teorie dei giuristi del suo tempo sulla giustizia e l'equità, preferendo citare il De legibus e il De officiis di Cicerone.

Un umanista di fronte al diritto: a proposito del "De iure" di Leon Battista Alberti

ROSSI, Giovanni
1999-01-01

Abstract

Leon Battista Alberti si pone di fronte al diritto con atteggiamento rinnovato: dismessa l'armatura concettuale del diritto comune, recupera l'insegnamento etico-filosofico ciceroniano e propone nel trattato "De iure" un modello nuovo di giudice. Ciò, nonostante che egli abbia studiato diritto a Bologna e si sia addottorato in diritto canonico. Alberti dimostra quindi nelle sua opera una totale sordità verso la scienza del diritto medievale e rinuncia a servirsi delle teorie dei giuristi del suo tempo sulla giustizia e l'equità, preferendo citare il De legibus e il De officiis di Cicerone.
1999
Leon Battista Alberti; Trattato De iure; umanesimo; diritto comune; Paolo di Castro
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