La lettura della traduzione shakespeariana di Christoph Martin Wieland alla luce della riflessione genettiana sul palinsesto e delle più recenti teorie sul concetto dell’estraneo (Fremde) ne mette in evidenza la capacità di aprire la cultura ricevente all’Altro, presentando Shakespeare nella sua radicale estraneità attraverso un approccio traduttivo fondamentalmente fedele, ma a tratti anche polemico, ironico e giocoso.

Wielands Shakespeare-Übersetzung. Transtextuelle Brechungen von Fremde

KOFLER, Peter Erwin
2005-01-01

Abstract

La lettura della traduzione shakespeariana di Christoph Martin Wieland alla luce della riflessione genettiana sul palinsesto e delle più recenti teorie sul concetto dell’estraneo (Fremde) ne mette in evidenza la capacità di aprire la cultura ricevente all’Altro, presentando Shakespeare nella sua radicale estraneità attraverso un approccio traduttivo fondamentalmente fedele, ma a tratti anche polemico, ironico e giocoso.
2005
Wieland; Shakespeare; traduzione
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