Esame dell'estetica woolfiana e degli influssi di Clive Bell (astrazione) e Roger Fry (postimpressionismo) nell'ultimo romanzo della scrittrice. L'unità dell'opera d'arte è qui, ironicamente, decostruita a mero artificio formale, e pertanto metaforicamente cifrato nel concetto fryiano di cornice, il fittizio contenimento per la varietà del reale. Il libro rappresenta quindi l'atto finale della caduta del paradigma mimetico che Woolf nella sua narrativa aveva provveduto a smantellare quale mero stile.The essay examines the last work by Virginia Woolf and its aesthetics which is devoted to variety rather than unity. Unity is, in fact, deconstructed and downplayed, in this last novel of hers, as a merely formal, nostalgic, and thoroughly artificial 'framing' device. The work can be considered Woolf's paradigmatic demise of the mimetic style.
Assenza, violenza, proliferazione dei sensi in 'Between the Acts' di Virginia Woolf
BEZRUCKA, Yvonne
1994-01-01
Abstract
Esame dell'estetica woolfiana e degli influssi di Clive Bell (astrazione) e Roger Fry (postimpressionismo) nell'ultimo romanzo della scrittrice. L'unità dell'opera d'arte è qui, ironicamente, decostruita a mero artificio formale, e pertanto metaforicamente cifrato nel concetto fryiano di cornice, il fittizio contenimento per la varietà del reale. Il libro rappresenta quindi l'atto finale della caduta del paradigma mimetico che Woolf nella sua narrativa aveva provveduto a smantellare quale mero stile.The essay examines the last work by Virginia Woolf and its aesthetics which is devoted to variety rather than unity. Unity is, in fact, deconstructed and downplayed, in this last novel of hers, as a merely formal, nostalgic, and thoroughly artificial 'framing' device. The work can be considered Woolf's paradigmatic demise of the mimetic style.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.