L’asma da sforzo è una condizione molto frequente; colpisce il 70-80% dei soggetti asmatici e il 10,3% dei soggetti con storia negativa per asma bronchiale. Per la maggior parte dei soggetti affetti da asma, in particolare nella forma allergica, l’attività fisica rappresenta uno degli stimoli che può produrre ostruzione delle vie aeree. Il più delle volte essa, quando sopraggiunge, è segnale di una patologia asmatica non ben controllata. Spesso molti soggetti si allontanano progressivamente dall’attività fisica. L’obiettivo di una gestione adeguata del paziente asmatico consiste nel fare in modo che qualsiasi soggetto possa svolgere l’attività fisica o sportiva desiderata senza che questa determini l’insorgenza della sintomatologia. Una corretta terapia consiste nella combinazione di presidi comportamentali e farmacologici. Tra i primi è da segnalare un maggior rischio di sviluppo di broncospasmo in caso di esercizio fisico eseguito in condizioni climatiche caratterizzate da aria fredda e secca, mentre altre attività, per le condizioni in cui si esplicano risultano essere meno asmogene. Gli agonisti dei recettori b2 a breve durata d’azione sono i più efficaci in caso di attacco acuto. È importante però ricordare che l’asma da sforzo è indice di infiammazione delle vie aeree o di scarso controllo della malattia con la necessità di prevedere l’impiego su base regolare di farmaci antinfiammatori come, ad esempio, i corticosteroidi e gli antileucotrienici.
Prevenzione e terapia dell'asma e del broncospasmo indotto dall'esercizio fisico.
Peroni, Diego;PIACENTINI, Giorgio
2004-01-01
Abstract
L’asma da sforzo è una condizione molto frequente; colpisce il 70-80% dei soggetti asmatici e il 10,3% dei soggetti con storia negativa per asma bronchiale. Per la maggior parte dei soggetti affetti da asma, in particolare nella forma allergica, l’attività fisica rappresenta uno degli stimoli che può produrre ostruzione delle vie aeree. Il più delle volte essa, quando sopraggiunge, è segnale di una patologia asmatica non ben controllata. Spesso molti soggetti si allontanano progressivamente dall’attività fisica. L’obiettivo di una gestione adeguata del paziente asmatico consiste nel fare in modo che qualsiasi soggetto possa svolgere l’attività fisica o sportiva desiderata senza che questa determini l’insorgenza della sintomatologia. Una corretta terapia consiste nella combinazione di presidi comportamentali e farmacologici. Tra i primi è da segnalare un maggior rischio di sviluppo di broncospasmo in caso di esercizio fisico eseguito in condizioni climatiche caratterizzate da aria fredda e secca, mentre altre attività, per le condizioni in cui si esplicano risultano essere meno asmogene. Gli agonisti dei recettori b2 a breve durata d’azione sono i più efficaci in caso di attacco acuto. È importante però ricordare che l’asma da sforzo è indice di infiammazione delle vie aeree o di scarso controllo della malattia con la necessità di prevedere l’impiego su base regolare di farmaci antinfiammatori come, ad esempio, i corticosteroidi e gli antileucotrienici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.