Si definisce aerosol “la dispersione fine in mezzo aeriforme (fase disperdente) di particelle solide o liquide (fase dispersa)”. Nel trattamento delle patologie respiratorie, la via inalatoria rappresenta la modalità più razionale per la somministrazione dei medicamenti, in quanto consente di far pervenire il farmaco direttamente nell’organo bersaglio, senza dover effettuare il passaggio nel torrente ematico, consentendo di raggiungere lo stesso effetto ad un dosaggio più basso di quello richiesto da una terapia orale o parenterale. Ne deriva che l’aerosol ideale è quello che permette di depositare la maggior parte del farmaco nel tratto delle vie respiratorie dove è richiesta la sua presenza e poco o nulla in altre sedi. Oggi sono disponibili due differenti metodiche di somministrazione: l’una genera particelle, partendo da una soluzione, che vengono aerosolizzate (tipicamente rappresentato dagli apparecchi che nebulizzano una soluzione con metodo meccanico o ultrasonico); l’altra diffonde particelle di dimensione pre-costituita (gli erogatori di polveri - MDI e PDI). La deposizione delle particelle di aerosol nelle vie aeree è, però, regolata da 3 principi di cinetica: impatto inerziale, impatto gravitazionale, diffusione. Essa dipende, inoltre, da: morfologia delle vie respiratorie, caratteristiche dei flussi aerei che veicolano le particelle e dalle particelle stesse. La terapia per via aerosolica appare oggi come il miglior approccio nella cura delle patologie delle basse vie respiratorie.
Aerosolterapia delle basse vie aeree: i presupposti fisiopatologici
PIACENTINI, Giorgio
2003-01-01
Abstract
Si definisce aerosol “la dispersione fine in mezzo aeriforme (fase disperdente) di particelle solide o liquide (fase dispersa)”. Nel trattamento delle patologie respiratorie, la via inalatoria rappresenta la modalità più razionale per la somministrazione dei medicamenti, in quanto consente di far pervenire il farmaco direttamente nell’organo bersaglio, senza dover effettuare il passaggio nel torrente ematico, consentendo di raggiungere lo stesso effetto ad un dosaggio più basso di quello richiesto da una terapia orale o parenterale. Ne deriva che l’aerosol ideale è quello che permette di depositare la maggior parte del farmaco nel tratto delle vie respiratorie dove è richiesta la sua presenza e poco o nulla in altre sedi. Oggi sono disponibili due differenti metodiche di somministrazione: l’una genera particelle, partendo da una soluzione, che vengono aerosolizzate (tipicamente rappresentato dagli apparecchi che nebulizzano una soluzione con metodo meccanico o ultrasonico); l’altra diffonde particelle di dimensione pre-costituita (gli erogatori di polveri - MDI e PDI). La deposizione delle particelle di aerosol nelle vie aeree è, però, regolata da 3 principi di cinetica: impatto inerziale, impatto gravitazionale, diffusione. Essa dipende, inoltre, da: morfologia delle vie respiratorie, caratteristiche dei flussi aerei che veicolano le particelle e dalle particelle stesse. La terapia per via aerosolica appare oggi come il miglior approccio nella cura delle patologie delle basse vie respiratorie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.