L’evoluzione subita dal sistema finanziario italiano, caratterizzato da significativi e irreversibili cambiamenti nella struttura e nella regolamentazione, ha comportato una progressiva intensificazione delle tensioni competitive e delle dinamiche concorrenziali tra gli attori dell’intermediazione finanziaria, frutto anche di una tendenza all’aumento della contendibilità dei singoli segmenti componenti il sistema ed una maggior sostituibilità dei singoli prodotti/servizi finanziari. Queste considerazioni valgono evidentemente anche per le compagnie di assicurazione, ed a maggior ragione per quelle operanti nel ramo vita che hanno visto ampliarsi significativamente le relative frontiere competitive. L’intensificazione della concorrenza ha richiesto una ridefinizione delle strategie competitive ed una conseguente rivisitazione degli assetti organizzativi e di governance maggiormente funzionali ad un governo delle compagnie orientato verso l’efficienza, la competitività e la produzione di valore per gli azionisti. Una particolare importanza assume in tale ambito la definizione e l’implementazione di adeguati meccanismi operativi e, in particolare di un adeguato ed efficiente sistema di controlli interno capace di individuare, misurare e monitorare i rischi (tradizionali e non) ai quali è esposta la compagnia. Tale impostazione appare condivisa dalle stesse Autorità di Vigilanza che pongono sempre maggiore attenzione agli assetti organizzativi degli intermediari finanziari e si orientano sempre più nel senso della validazione di strumenti e tecniche di autoanalisi e controllo dei rischi sviluppate internamente al fine di garantire una sana e prudente gestione degli intermediari e, per tale via, l’efficienza, la stabilità e la trasparenza del sistema finanziario nel suo complesso. L’idea di fondo sulla quale si basa l’analisi del presente lavoro è quindi che il sistema di controlli interni rappresenti, da un lato un imprescindibile, se pur indiretto, strumento funzionale agli obiettivi per seguiti dalle Autorità di Vigilanza e dall’altro, sotto il profilo gestionale, un fattore critica di successo per le compagnie al fine di fronteggiare efficacemente l’accresciuta competizione. A tale fine, dopo aver indagato con maggior dettaglio i fattori che hanno concorso a modificare la morfologia del sistema finanziario italiano in generale e gli scenari competitivi delle compagnie di assicurazione in particolare, si procederà a definire in modo più specifico cosa si intenda – a livello dottrinale – per sistema di controlli interni, ad individuarne gli obiettivi e gli elementi che lo caratterizzano, per passare in seguito, con specifico riferimento al settore assicurativo, all’individuazione delle fonti normative e regolamentari che ne impongono l’adozione. Successivamente si propone uno schema logico-concettuale di riferimento per l’interpretazione dei sistemi di controllo interni nelle imprese di assicurazione coerente con quanto disciplinato dalla circolare Isvap 366 del 3 marzo 1999. Chiude il lavoro l’esposizione dei principali risultati di una verifica empirica – priva di ambizioni di significatività statistica – sullo stato attuale dei sistemi di controllo interni di un campione delle principali imprese di assicurazione italiane.

Il sistema di controlli interni nelle imprese di assicurazione

PICHLER, Flavio
2003-01-01

Abstract

L’evoluzione subita dal sistema finanziario italiano, caratterizzato da significativi e irreversibili cambiamenti nella struttura e nella regolamentazione, ha comportato una progressiva intensificazione delle tensioni competitive e delle dinamiche concorrenziali tra gli attori dell’intermediazione finanziaria, frutto anche di una tendenza all’aumento della contendibilità dei singoli segmenti componenti il sistema ed una maggior sostituibilità dei singoli prodotti/servizi finanziari. Queste considerazioni valgono evidentemente anche per le compagnie di assicurazione, ed a maggior ragione per quelle operanti nel ramo vita che hanno visto ampliarsi significativamente le relative frontiere competitive. L’intensificazione della concorrenza ha richiesto una ridefinizione delle strategie competitive ed una conseguente rivisitazione degli assetti organizzativi e di governance maggiormente funzionali ad un governo delle compagnie orientato verso l’efficienza, la competitività e la produzione di valore per gli azionisti. Una particolare importanza assume in tale ambito la definizione e l’implementazione di adeguati meccanismi operativi e, in particolare di un adeguato ed efficiente sistema di controlli interno capace di individuare, misurare e monitorare i rischi (tradizionali e non) ai quali è esposta la compagnia. Tale impostazione appare condivisa dalle stesse Autorità di Vigilanza che pongono sempre maggiore attenzione agli assetti organizzativi degli intermediari finanziari e si orientano sempre più nel senso della validazione di strumenti e tecniche di autoanalisi e controllo dei rischi sviluppate internamente al fine di garantire una sana e prudente gestione degli intermediari e, per tale via, l’efficienza, la stabilità e la trasparenza del sistema finanziario nel suo complesso. L’idea di fondo sulla quale si basa l’analisi del presente lavoro è quindi che il sistema di controlli interni rappresenti, da un lato un imprescindibile, se pur indiretto, strumento funzionale agli obiettivi per seguiti dalle Autorità di Vigilanza e dall’altro, sotto il profilo gestionale, un fattore critica di successo per le compagnie al fine di fronteggiare efficacemente l’accresciuta competizione. A tale fine, dopo aver indagato con maggior dettaglio i fattori che hanno concorso a modificare la morfologia del sistema finanziario italiano in generale e gli scenari competitivi delle compagnie di assicurazione in particolare, si procederà a definire in modo più specifico cosa si intenda – a livello dottrinale – per sistema di controlli interni, ad individuarne gli obiettivi e gli elementi che lo caratterizzano, per passare in seguito, con specifico riferimento al settore assicurativo, all’individuazione delle fonti normative e regolamentari che ne impongono l’adozione. Successivamente si propone uno schema logico-concettuale di riferimento per l’interpretazione dei sistemi di controllo interni nelle imprese di assicurazione coerente con quanto disciplinato dalla circolare Isvap 366 del 3 marzo 1999. Chiude il lavoro l’esposizione dei principali risultati di una verifica empirica – priva di ambizioni di significatività statistica – sullo stato attuale dei sistemi di controllo interni di un campione delle principali imprese di assicurazione italiane.
2003
evoluzione del sistema finanziario; imprese di assicurazione; controlli interni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/232751
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