Nel presente articolo viene suggerita una nuova ipotesi per l'originario utilizzo dei pannelli d’esordio nella carriera di Tiziano raffiguranti "Il mito di Adone" e "Il mito di Erisittone", conservati presso i Musei Civici agli Eremitani di Padova, come fregio di una stanza (forse uno studiolo), e non frontali di cassoni, secondo la lettura corrente. Tale interpretazione è basata su chiavi interpretative argomentate in modo coerente e sui risultati delle recenti analisi diagnostiche eseguite dall'autrice. In conclusione è segnalata un’inedita terza tavola di dimensioni analoghe, assegnata alla cerchia tizianesca, anch'essa indagata con tecniche scientifiche.

Nuove luci e considerazioni sulle due tavole Emo Capodilista di Tiziano a Padova

Nicole de Manincor
2024-01-01

Abstract

Nel presente articolo viene suggerita una nuova ipotesi per l'originario utilizzo dei pannelli d’esordio nella carriera di Tiziano raffiguranti "Il mito di Adone" e "Il mito di Erisittone", conservati presso i Musei Civici agli Eremitani di Padova, come fregio di una stanza (forse uno studiolo), e non frontali di cassoni, secondo la lettura corrente. Tale interpretazione è basata su chiavi interpretative argomentate in modo coerente e sui risultati delle recenti analisi diagnostiche eseguite dall'autrice. In conclusione è segnalata un’inedita terza tavola di dimensioni analoghe, assegnata alla cerchia tizianesca, anch'essa indagata con tecniche scientifiche.
2024
Tiziano, Riflettografia infrarossa, Analisi diagnostiche, Spettroscopia IR a fibre ottiche, Collezione Emo Capodilista
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1174892
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