Le cripto-attività tra unità e molteplicità

Il contributo si prefigge di ricostruire la fattispecie delle cripto-attività come rinveniente dalle discipline armonizzate MiCAr (Reg. Ue n. 2023/1114) e da quelle unionali in materia di servizi finanziari. L’analisi mostra come tali cripto-attività non siano, effettivamente, un tipo normativo unitario ed univoco, dal momento che hanno un contenuto e una causa tra loro diversi, spingendosi sino ai limiti dell’atipico; piuttosto esibiscono i tratti di una categoria aperta, comprendente una molteplicità di tipologie (identificabili anche per sottrazione e differenza), la cui qualificazione giuridica non è legata solo alla forma digitale (che tutte le accomuna), bensì al loro oggetto (in termini di “valori” e di “diritti”) e alla loro funzione. Nonostante l’approccio dell’ordinamento europeo alle cripto-attività sia normativo e ancorato a connotati formali, la molteplicità e l’apertura delle fattispecie renderanno utile (se non indispensabile), in molti casi, un intervento delle autorità competenti, case by case ed ex post, per verificare la corretta qualificazione delle cripto-attività (finanziarie o non finanziarie).