Il Rinascimento costituisce una delle epoche più feconde della storia europea, contraddistinta da un rinnovamento radicale in ambito culturale e sociale, scientifico, artistico e filosofico. Questo periodo, sviluppatosi tra la fine del XIV e il XV secolo, segna una frattura con la visione del sapere ancorata all’autorità degli antichi secondo il principio dell’ipse dixit, inaugurando una nuova concezione della conoscenza fondata sull’osservazione e la verifica empirica. In ambito naturalistico, l’esplorazione geografica e la scoperta del continente americano portano all’introduzione in Europa di numerose specie vegetali e animali fino ad allora sconosciute, contribuendo a incrinare l’idea, ancora largamente diffusa nel Medioevo, che tutto il sapere rilevante fosse già contenuto nei testi classici greci e latini. La progressiva apertura verso ciò che era “nuovo”, che si trattasse di terre, organismi viventi o idee, prepara il terreno per le grandi rivoluzioni scientifiche dei secoli successivi, tra cui spicca quella galileiana, fondata sul metodo sperimentale e destinata a trasformare radicalmente la visione del mondo.
Tra medicina e filosofia nel Rinascimento. Il contributo di Girolamo Fracastoro
Trentini Giampaolo;Nicoli Aldini N;Patuzzo Manzati S
2025-01-01
Abstract
Il Rinascimento costituisce una delle epoche più feconde della storia europea, contraddistinta da un rinnovamento radicale in ambito culturale e sociale, scientifico, artistico e filosofico. Questo periodo, sviluppatosi tra la fine del XIV e il XV secolo, segna una frattura con la visione del sapere ancorata all’autorità degli antichi secondo il principio dell’ipse dixit, inaugurando una nuova concezione della conoscenza fondata sull’osservazione e la verifica empirica. In ambito naturalistico, l’esplorazione geografica e la scoperta del continente americano portano all’introduzione in Europa di numerose specie vegetali e animali fino ad allora sconosciute, contribuendo a incrinare l’idea, ancora largamente diffusa nel Medioevo, che tutto il sapere rilevante fosse già contenuto nei testi classici greci e latini. La progressiva apertura verso ciò che era “nuovo”, che si trattasse di terre, organismi viventi o idee, prepara il terreno per le grandi rivoluzioni scientifiche dei secoli successivi, tra cui spicca quella galileiana, fondata sul metodo sperimentale e destinata a trasformare radicalmente la visione del mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.