Questo studio riprende in esame i Kallias-Briefe di Schiller con l’intento di mostrare come il superamento della dicotomia kantiana tra estetico e teleologico instauri un legame tra il concetto schilleriano del bello e la nozione kantiana di organismo. La commistione tra piano estetico e piano teleologico, nei Kallias-Briefe, avvicina il concetto schilleriano del bello alla nozione kantiana di «ideale della bellezza», nella quale questo contributo individua il modello di cui Schiller si serve per la determinazione della struttura formale del proprio concetto del bello. In secondo luogo, l’articolo indaga come Schiller teorizzi per la prima volta nei Kallias-Briefe una continuità tra natura e ragione, tema di rilievo centrale sia per la successiva produzione filosofica schilleriana, sia per il pensiero idealistico tedesco. La riformulazione schilleriana della nozione di «eautonomia», di origine kantiana, traduce il concetto di finalità in una proprietà costitutiva degli enti organici, fondando così la teleologia naturale su un piano indipendente dalla facoltà soggettiva di giudizio. In tal senso, l’attribuzione di un carattere razionale alla natura si pone alla base dell’analogia tra l’autodeterminazione razionale del soggetto e la natura finalisticamente ordinata.

Teleologia naturale nei «Kallias-Briefe». Schiller e Kant tra organismo e opera d’arte

Pietro Buffagni
2022-01-01

Abstract

Questo studio riprende in esame i Kallias-Briefe di Schiller con l’intento di mostrare come il superamento della dicotomia kantiana tra estetico e teleologico instauri un legame tra il concetto schilleriano del bello e la nozione kantiana di organismo. La commistione tra piano estetico e piano teleologico, nei Kallias-Briefe, avvicina il concetto schilleriano del bello alla nozione kantiana di «ideale della bellezza», nella quale questo contributo individua il modello di cui Schiller si serve per la determinazione della struttura formale del proprio concetto del bello. In secondo luogo, l’articolo indaga come Schiller teorizzi per la prima volta nei Kallias-Briefe una continuità tra natura e ragione, tema di rilievo centrale sia per la successiva produzione filosofica schilleriana, sia per il pensiero idealistico tedesco. La riformulazione schilleriana della nozione di «eautonomia», di origine kantiana, traduce il concetto di finalità in una proprietà costitutiva degli enti organici, fondando così la teleologia naturale su un piano indipendente dalla facoltà soggettiva di giudizio. In tal senso, l’attribuzione di un carattere razionale alla natura si pone alla base dell’analogia tra l’autodeterminazione razionale del soggetto e la natura finalisticamente ordinata.
2022
Schiller, Kant, organismo, opera d'arte
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1162492
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