Il volume di Belissa, specialista internazionalmente riconosciuto della storia francese del «Long Dix-Huitième siècle», tende a ricostruire le interazioni esistenti tra le colonie francesi e la madrepatria durante un periodo cruciale, quello tra il 1789 e il 1804, segnato da rivolte e autonomie coloniali, dall’abolizione della schiavitù (1794) e dal reintegro della stessa dieci anni più tardi ad opera di Bonaparte. Evitando sia una prospettiva franco-centrica, che farebbe della métropole l’epicentro di diritti e libertà poi conseguentemente “diffusi” altrove, sia un altrettanto fuorviante approccio di un certo postcolonialismo che considera l’universalismo rivoluzionario come il mascheramento ipocrita di un potere imperialistico e i Lumi come un’ideologia eurocentrica, Belissa concepisce il presente volume come una «histoire croisée, une histoire connectée des intéractions entre la Révolution française et les colonies, sans oublier les conséquences de ces intéractions à l’échelle régionale» (p. 19) e prende in considerazione la specificità di rivoluzioni coloniali (Haiti, Guadalupa) le cui dinamiche non possono essere analizzate prescindendo da un contesto politico, quello metropolitano, che ne è a sua volta influenzato.
Marc Belissa, La Révolution française et les colonies
Paola Perazzolo
2024-01-01
Abstract
Il volume di Belissa, specialista internazionalmente riconosciuto della storia francese del «Long Dix-Huitième siècle», tende a ricostruire le interazioni esistenti tra le colonie francesi e la madrepatria durante un periodo cruciale, quello tra il 1789 e il 1804, segnato da rivolte e autonomie coloniali, dall’abolizione della schiavitù (1794) e dal reintegro della stessa dieci anni più tardi ad opera di Bonaparte. Evitando sia una prospettiva franco-centrica, che farebbe della métropole l’epicentro di diritti e libertà poi conseguentemente “diffusi” altrove, sia un altrettanto fuorviante approccio di un certo postcolonialismo che considera l’universalismo rivoluzionario come il mascheramento ipocrita di un potere imperialistico e i Lumi come un’ideologia eurocentrica, Belissa concepisce il presente volume come una «histoire croisée, une histoire connectée des intéractions entre la Révolution française et les colonies, sans oublier les conséquences de ces intéractions à l’échelle régionale» (p. 19) e prende in considerazione la specificità di rivoluzioni coloniali (Haiti, Guadalupa) le cui dinamiche non possono essere analizzate prescindendo da un contesto politico, quello metropolitano, che ne è a sua volta influenzato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.