La riflessione metaletteraria è uno degli elementi chiave del Don Quijote e, più in generale, delle opere di Cervantes. Con questo lavoro si vuole analizzare come questo aspetto della poetica cervantina si esprima in un ricco sistema di metafore che compare in gran parte, e con diversi elementi di somiglianza, anche nel Baldus di Teofilo Folengo, autore che, nel vasto panorama di studi su Cervantes, è stato più volte considerato come una delle fonti del Quijote. Il simbolo della zucca, che si ritrova sia nel Viaje del Parnaso che nei libri finali del Baldus, e che ebbe particolare fortuna nella tradizione italiana, in particolare nell’ambito dell’accademia senese degli Intronati, si collega, in questa rete di riflessioni, a quello della grotta, presente nei capitoli II, 22-23 del Quijote e nel libro XVIII del Baldus, attraverso una serie di corrispondenze dalle quali emerge la complessa e profonda riflessione dei due autori rispetto alla letteratura, creatrice di sogni e di menzogne, in un gioco di rimandi comico-burleschi, satirici ma anche misterici.
Zucche e antri infernali: considerazioni metaletterarie tra Folengo e Cervantes
Federica Zoppi
2013-01-01
Abstract
La riflessione metaletteraria è uno degli elementi chiave del Don Quijote e, più in generale, delle opere di Cervantes. Con questo lavoro si vuole analizzare come questo aspetto della poetica cervantina si esprima in un ricco sistema di metafore che compare in gran parte, e con diversi elementi di somiglianza, anche nel Baldus di Teofilo Folengo, autore che, nel vasto panorama di studi su Cervantes, è stato più volte considerato come una delle fonti del Quijote. Il simbolo della zucca, che si ritrova sia nel Viaje del Parnaso che nei libri finali del Baldus, e che ebbe particolare fortuna nella tradizione italiana, in particolare nell’ambito dell’accademia senese degli Intronati, si collega, in questa rete di riflessioni, a quello della grotta, presente nei capitoli II, 22-23 del Quijote e nel libro XVIII del Baldus, attraverso una serie di corrispondenze dalle quali emerge la complessa e profonda riflessione dei due autori rispetto alla letteratura, creatrice di sogni e di menzogne, in un gioco di rimandi comico-burleschi, satirici ma anche misterici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.