L’articolo si occupa di ripercorrere le letture critiche che Edoardo Sanguineti ha dedicato a Leopardi e in particolare allo Zibaldone. La riflessione si sviluppa a partire dal saggio raccolto nel Chierico organico, Il nulla in Leopardi, in cui Sanguineti commenta le pagine zibaldoniane dedicate al problema del male e alla metafora del jardin de souffrance (19-22 aprile 1826). L’analisi del saggio di Sanguineti intende verificare come la sua rilettura sposti la prospettiva del male dal piano ontologico a un livello più propriamente sociale. Successivamente, l’articolo procede a verificare come l’esperienza del critico dialoghi con quella del poeta nel riflettere sulla filosofia negativa di Leopardi; viene dunque proposta l’analisi di alcuni testi poetici in cui questo particolare nodo del pensiero leopardiano riemerge, rielaborato dall’ideologia e dallo stile di Sanguineti.
Lo Zibaldone e il problema del male: Sanguineti lettore di Leopardi
Federica Barboni
2022-01-01
Abstract
L’articolo si occupa di ripercorrere le letture critiche che Edoardo Sanguineti ha dedicato a Leopardi e in particolare allo Zibaldone. La riflessione si sviluppa a partire dal saggio raccolto nel Chierico organico, Il nulla in Leopardi, in cui Sanguineti commenta le pagine zibaldoniane dedicate al problema del male e alla metafora del jardin de souffrance (19-22 aprile 1826). L’analisi del saggio di Sanguineti intende verificare come la sua rilettura sposti la prospettiva del male dal piano ontologico a un livello più propriamente sociale. Successivamente, l’articolo procede a verificare come l’esperienza del critico dialoghi con quella del poeta nel riflettere sulla filosofia negativa di Leopardi; viene dunque proposta l’analisi di alcuni testi poetici in cui questo particolare nodo del pensiero leopardiano riemerge, rielaborato dall’ideologia e dallo stile di Sanguineti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.