L’articolo propone un’analisi della qualità del lavoro in ottica dei processi di innovazione e digitalizzazione. Utilizzando i dati della V Indagine Inapp sulla Qualità del lavoro in Italia (QdL), si analizzano i profili dei lavoratori rispetto all’impiego degli strumenti tecnologici, differenziando tra hardware e software. I risultati mostrano l’esistenza di quattro profili di lavoratori digitali in relazione al ricorso a tecnologie specifiche, con forte differenziazione interna fra gli stessi. Tale eterogeneità è confermata anche dal punto di vista della qualità del lavoro. Occupazioni orientate all’impiego di tecnologie hardware si associano a effetti negativi rispetto alla qualità del lavoro in termini ergonomici. Al contrario, l’utilizzo di strumenti software genera effetti positivi trasversali in termini di qualità del lavoro. I risultati indicano la necessità di una lettura ampia dei processi di innovazione e digitalizzazione che consenta di coglierne gli effetti trasformativi, non solo rispetto alla composizione della struttura occupazionale, ma anche in relazione a potenziali ricadute in termini di aumento o riduzione complessiva della qualità del lavoro nell’occupazione generata.
Qualità del lavoro e digitalizzazione. Riflessioni aperte sul caso italiano
Tiziana Canal;Giorgio Gosetti;
2024-01-01
Abstract
L’articolo propone un’analisi della qualità del lavoro in ottica dei processi di innovazione e digitalizzazione. Utilizzando i dati della V Indagine Inapp sulla Qualità del lavoro in Italia (QdL), si analizzano i profili dei lavoratori rispetto all’impiego degli strumenti tecnologici, differenziando tra hardware e software. I risultati mostrano l’esistenza di quattro profili di lavoratori digitali in relazione al ricorso a tecnologie specifiche, con forte differenziazione interna fra gli stessi. Tale eterogeneità è confermata anche dal punto di vista della qualità del lavoro. Occupazioni orientate all’impiego di tecnologie hardware si associano a effetti negativi rispetto alla qualità del lavoro in termini ergonomici. Al contrario, l’utilizzo di strumenti software genera effetti positivi trasversali in termini di qualità del lavoro. I risultati indicano la necessità di una lettura ampia dei processi di innovazione e digitalizzazione che consenta di coglierne gli effetti trasformativi, non solo rispetto alla composizione della struttura occupazionale, ma anche in relazione a potenziali ricadute in termini di aumento o riduzione complessiva della qualità del lavoro nell’occupazione generata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.