L’articolo fornisce una lettura giuridica aggiornata del quadro degli attori delle politiche della parità e dei ruoli a essi attribuiti al fine di ragionare sui suoi limiti. L’analisi risponde a una duplice finalità. Da un lato, propone il tema del rafforzamento del ruolo degli organismi di parità in relazione con il fatto che le questioni di pari opportunità non possano più essere rappresentate solo come questioni di sesso o genere e solo come questioni di lavoro. Dall’altro, si interroga sul significato che l’azione dei privati può assumere per garantire maggiore effettività del divieto di discriminazioni e cambiamenti che non si limitino al singolo caso in giudizio.

Gli attori delle politiche di parità: dalle origini alle direttive di «terza generazione»

Calafà, L.;Protopapa, V.
2024-01-01

Abstract

L’articolo fornisce una lettura giuridica aggiornata del quadro degli attori delle politiche della parità e dei ruoli a essi attribuiti al fine di ragionare sui suoi limiti. L’analisi risponde a una duplice finalità. Da un lato, propone il tema del rafforzamento del ruolo degli organismi di parità in relazione con il fatto che le questioni di pari opportunità non possano più essere rappresentate solo come questioni di sesso o genere e solo come questioni di lavoro. Dall’altro, si interroga sul significato che l’azione dei privati può assumere per garantire maggiore effettività del divieto di discriminazioni e cambiamenti che non si limitino al singolo caso in giudizio.
2024
discriminazione; organismi di parità; organizzazioni della società civile; azione in giudizio; effettività
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1144368
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