Proposta di congettura allo scopo di interpretare un passo problematico del Truculentus, anche alla luce delle convenzioni drammaturgiche plautine: attraverso l’approfondimento dell’immaginario relativo alla corporeità ed alla personificazione di oggetti o parti del corpo nell’opera dell’autore, è possibile intravedere nella porta una vera e propria bocca (capace di parlare, mangiare, mordere), in cui i pessuli, i chiavistelli, possono fungere da denti, ovviamente di ferro. Il confronto del passo del Truculentus (vv. 939-944) con altri passi plautini permette infatti di attribuire alle case un’identità di organismo vivente, in cui la porta-bocca assume un ruolo di primo piano, tanto da poter essere in qualche caso addirittura personificata a sua volta, in un gioco pirotecnico di creazioni fantastiche perfettamente in linea con lo stile di Plauto.
Plauto, Truculentus 943: l’enigmatico personaggio dalla dentatura di ferro e la personificazione delle porte nella drammaturgia plautina,
rota, rosanna
2020-01-01
Abstract
Proposta di congettura allo scopo di interpretare un passo problematico del Truculentus, anche alla luce delle convenzioni drammaturgiche plautine: attraverso l’approfondimento dell’immaginario relativo alla corporeità ed alla personificazione di oggetti o parti del corpo nell’opera dell’autore, è possibile intravedere nella porta una vera e propria bocca (capace di parlare, mangiare, mordere), in cui i pessuli, i chiavistelli, possono fungere da denti, ovviamente di ferro. Il confronto del passo del Truculentus (vv. 939-944) con altri passi plautini permette infatti di attribuire alle case un’identità di organismo vivente, in cui la porta-bocca assume un ruolo di primo piano, tanto da poter essere in qualche caso addirittura personificata a sua volta, in un gioco pirotecnico di creazioni fantastiche perfettamente in linea con lo stile di Plauto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.