Il contributo indaga potenzialità e limiti dell'attuale disciplina della sostituzione fedecommissaria quale strumento di assistenza in favore di persone vulnerabili, interrogandosi, in particolare, sulla sua estensibilità alle persone beneficiarie, in atto o in prospettiva futura, di amministrazione di sostegno. Ammessa l'astratta estensibilità analogica a coloro che sono già in atto beneficiari di una simile protezione, il contributo evidenzia tuttavia gli ostacoli che impediscono di ammettere, ad oggi, l'estensione del fedecommesso assistenziale anche a futuri beneficiari. Ne consegue un dubbio in merito alla ragionevolezza e, quindi, legittimità costituzionale dell'attuale disciplina del fedecommesso.
Sostituzione fedecommissaria e nuove forme di assistenza al familiare debole: l’amministrazione di sostegno
Stefano Troiano
2024-01-01
Abstract
Il contributo indaga potenzialità e limiti dell'attuale disciplina della sostituzione fedecommissaria quale strumento di assistenza in favore di persone vulnerabili, interrogandosi, in particolare, sulla sua estensibilità alle persone beneficiarie, in atto o in prospettiva futura, di amministrazione di sostegno. Ammessa l'astratta estensibilità analogica a coloro che sono già in atto beneficiari di una simile protezione, il contributo evidenzia tuttavia gli ostacoli che impediscono di ammettere, ad oggi, l'estensione del fedecommesso assistenziale anche a futuri beneficiari. Ne consegue un dubbio in merito alla ragionevolezza e, quindi, legittimità costituzionale dell'attuale disciplina del fedecommesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.