Il saggio cerca di individuare, de iure condito e condendo, il quadro normativo a tutela del lavoratore rispetto al rischio di discriminazione derivante dall’uso datoriale di sistemi di IA. Particolare attenzione è dedicata ad alcune fonti in via di adozione a livello Ue, segnatamente l’AI Act e la direttiva in materia di lavoro su piattaforma digitale, e alla necessità di considerare, in termini di reciproco raccordo, una pluralitàdi fonti, anche di matrice non lavoristica, quale anzitutto il GDPR. Alcune prospettive di possibile evoluzione del sistema di garanzie sono formulate analizzando il modello regolativo previsto dalla direttiva in materia di trasparenza retributiva. Spunti di riflessione sono tratti altresì osservando il modello di contrasto alla discriminazione algoritmica utilizzato dalla New York City Local Law 144/2021.
La discriminazione algoritmica
Marco Peruzzi
2024-01-01
Abstract
Il saggio cerca di individuare, de iure condito e condendo, il quadro normativo a tutela del lavoratore rispetto al rischio di discriminazione derivante dall’uso datoriale di sistemi di IA. Particolare attenzione è dedicata ad alcune fonti in via di adozione a livello Ue, segnatamente l’AI Act e la direttiva in materia di lavoro su piattaforma digitale, e alla necessità di considerare, in termini di reciproco raccordo, una pluralitàdi fonti, anche di matrice non lavoristica, quale anzitutto il GDPR. Alcune prospettive di possibile evoluzione del sistema di garanzie sono formulate analizzando il modello regolativo previsto dalla direttiva in materia di trasparenza retributiva. Spunti di riflessione sono tratti altresì osservando il modello di contrasto alla discriminazione algoritmica utilizzato dalla New York City Local Law 144/2021.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.