Tra il 199 e il 200 d.C. l'imperatore Settimio Severo e la sua famiglia visitarono l'Egitto, fermandosi per qualche tempo ad Alessandria e risalendo poi il corso del Nilo fino ad arrivare a Syene (Assuan). Le fonti letterarie, epigrafiche e papirologiche riportano numerosi dettagli su questo viaggio, soffermandosi, in particolare, sulle riforme amministrative di Severo, sulla sua grande curiosità per la storia della civiltà egizia, e sulla sua indole superstiziosa e diffidente verso le pratiche divinatorie locali. Tutti questi aspetti combaciano bene con le notizie riportate da Cassio Dione e dall'Historia Augusta sulla personalità di Severo, che viene spesso descritto come un imperatore fortemente dedito al lavoro amministrativo e giudiziario, desideroso di migliorare la proprie conoscenze in campo storico e naturalistico, ma allo stesso tempo estremamente superstizioso. Notevoli sono inoltre le differenze con tra il viaggio di Severo e quello di Adriano del 130-131. Quest'ultimo si preoccupò soprattutto di diffondere usi e costumi ellenistici attraverso la fondazione di nuovi centri di cultura greca (Antinopolis) e il rafforzamento di quelli già esistenti (Alessandria), mostrando oltretutto un atteggiamento di tipo più intellettuale verso le antichità egiziane. Le visite di Adriano e Severo in Egitto mostrano, dunque, diverse attitudini verso il governo delle province, la cui origine può essere rintracciata nella diversa estrazione sociale di questi due imperatori e nelle differenze che contraddistinsero i loro cursus honorum.
Imperatori sul Nilo: il viaggio di Settimio Severo in Egitto
Riccardo Bertolazzi
2024-01-01
Abstract
Tra il 199 e il 200 d.C. l'imperatore Settimio Severo e la sua famiglia visitarono l'Egitto, fermandosi per qualche tempo ad Alessandria e risalendo poi il corso del Nilo fino ad arrivare a Syene (Assuan). Le fonti letterarie, epigrafiche e papirologiche riportano numerosi dettagli su questo viaggio, soffermandosi, in particolare, sulle riforme amministrative di Severo, sulla sua grande curiosità per la storia della civiltà egizia, e sulla sua indole superstiziosa e diffidente verso le pratiche divinatorie locali. Tutti questi aspetti combaciano bene con le notizie riportate da Cassio Dione e dall'Historia Augusta sulla personalità di Severo, che viene spesso descritto come un imperatore fortemente dedito al lavoro amministrativo e giudiziario, desideroso di migliorare la proprie conoscenze in campo storico e naturalistico, ma allo stesso tempo estremamente superstizioso. Notevoli sono inoltre le differenze con tra il viaggio di Severo e quello di Adriano del 130-131. Quest'ultimo si preoccupò soprattutto di diffondere usi e costumi ellenistici attraverso la fondazione di nuovi centri di cultura greca (Antinopolis) e il rafforzamento di quelli già esistenti (Alessandria), mostrando oltretutto un atteggiamento di tipo più intellettuale verso le antichità egiziane. Le visite di Adriano e Severo in Egitto mostrano, dunque, diverse attitudini verso il governo delle province, la cui origine può essere rintracciata nella diversa estrazione sociale di questi due imperatori e nelle differenze che contraddistinsero i loro cursus honorum.File | Dimensione | Formato | |
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