I nove contributi che costituiscono il dossier Temps insensés si propongono di fornire una ri- sposta alla domanda «Existe-t-il une folie propre au moment 1800?» (p. 11). Formulato dalla cura- trice Stéphanie genand in incipit dell’Introduction, questo interrogativo costituisce il fil rouge di una riflessione che prende in considera- zione produzioni artistiche e culturali oltre che testi appartenenti a forme e generi diversi – scritti medici, forme letterarie ibride, produzione narra- tiva, drammatica, memorialistica … – per delineare le specificità cliniche caratterizzanti un periodo, quello tradizionalmente interrogato da “Orages”, marcato dall’esperienza del decennio rivoluzionario. Quest’ultimo rappresenta uno dei fattori che secon- do la curatrice contribuiscono a problematizzare e rimettere in discussione l’interpretazione tradizio- nale esplicitata da Foucault ne L’histoire de la folie à l’âge classique, riferimento obbligato sul tema, via una «nécessaire extension du domaine de l’étrange- té» (p. 13) derivante da una nuova esperienza della vita quotidiana e di un contesto socio-politico sem- pre più caotico, indecifrabile e alienato/alienante.
"Orages. Littérature et culture 1760-1830” 21, 2022, "Temps insensés", dir. Stéphanie Genand, 240 pp.
Paola Perazzolo
2024-01-01
Abstract
I nove contributi che costituiscono il dossier Temps insensés si propongono di fornire una ri- sposta alla domanda «Existe-t-il une folie propre au moment 1800?» (p. 11). Formulato dalla cura- trice Stéphanie genand in incipit dell’Introduction, questo interrogativo costituisce il fil rouge di una riflessione che prende in considera- zione produzioni artistiche e culturali oltre che testi appartenenti a forme e generi diversi – scritti medici, forme letterarie ibride, produzione narra- tiva, drammatica, memorialistica … – per delineare le specificità cliniche caratterizzanti un periodo, quello tradizionalmente interrogato da “Orages”, marcato dall’esperienza del decennio rivoluzionario. Quest’ultimo rappresenta uno dei fattori che secon- do la curatrice contribuiscono a problematizzare e rimettere in discussione l’interpretazione tradizio- nale esplicitata da Foucault ne L’histoire de la folie à l’âge classique, riferimento obbligato sul tema, via una «nécessaire extension du domaine de l’étrange- té» (p. 13) derivante da una nuova esperienza della vita quotidiana e di un contesto socio-politico sem- pre più caotico, indecifrabile e alienato/alienante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.