Oltre 14.000 bambini delle coorti di nascita 2008-2010 iscritti al secondo anno delle scuole materne2 sono stati valutati dallo screening ortottico prescolare negli anni 2012-2014, per una copertura dello screening pari al 91%. Il 6,4% dei casi è risultato affetto da almeno un vizio di refrazione, con l’astigmatismo che risulta la condizione più frequente (5,1%). La prevalenza dell’ambliopia è pari all’1,8% dei bambini visitati. È stato operato un record linkage tra l’archivio dello screening ortottico 2012-2014 e l’archivio del Certificato di assistenza al parto (Cedap) per le coorti di nascita corrispondenti, allo scopo di analizzare l’occorrenza di specifici fattori perinatali (di pertinenza materna, ostetrica o neonatale) tra i bambini casi (affetti da un vizio di refrazione o ambliopia) e i bambini controllo (non affetti). Il linkage è riuscito nell’84% dei casi senza determinare distorsioni nelle prevalenze dei vizi di refrazione o dell’ambliopia. Le associazioni con gli specifici fattori perinatali in studio sono state indagate con analisi bivariate ed analisi multivariate, secondo il metodo della regressione logistica. L’analisi di regressione logistica multivariata evidenza come i bambini nati da madri con età ≥45 anni presentino un rischio di sviluppare un vizio di refrazione 3,5 volte maggiore rispetto alle donne under 45 anni (OR aggiustato=3,52, I.C. al 95% 1,18-10,55). A parità delle altre variabili inserite nel modello d’analisi, le madri con cittadinanza straniera hanno un rischio del 27% più alto rispetto alle madri italiane che al proprio figlio venga diagnosticato un vizio di refrazione. Anche il parto con ventosa e l’essere VLBW rappresentano significativi fattori di rischio nello sviluppare almeno un vizio di refrazione (OR aggiustati rispettivamente pari a 1,43 e 3,81). L’analisi multivariata condotta per un confronto tra il gruppo di bambini ambliopi e il gruppo di controllo non ha portato ad alcuna differenza statisticamente significativa. Sono state analizzate le potenzialità ed i limiti di studi di questo tipo utilizzando fonti informative correnti.

Fattori perinatali nelle patologie oculari identificate con screening ortottico prescolare

Riccardo Pertile;
2017-01-01

Abstract

Oltre 14.000 bambini delle coorti di nascita 2008-2010 iscritti al secondo anno delle scuole materne2 sono stati valutati dallo screening ortottico prescolare negli anni 2012-2014, per una copertura dello screening pari al 91%. Il 6,4% dei casi è risultato affetto da almeno un vizio di refrazione, con l’astigmatismo che risulta la condizione più frequente (5,1%). La prevalenza dell’ambliopia è pari all’1,8% dei bambini visitati. È stato operato un record linkage tra l’archivio dello screening ortottico 2012-2014 e l’archivio del Certificato di assistenza al parto (Cedap) per le coorti di nascita corrispondenti, allo scopo di analizzare l’occorrenza di specifici fattori perinatali (di pertinenza materna, ostetrica o neonatale) tra i bambini casi (affetti da un vizio di refrazione o ambliopia) e i bambini controllo (non affetti). Il linkage è riuscito nell’84% dei casi senza determinare distorsioni nelle prevalenze dei vizi di refrazione o dell’ambliopia. Le associazioni con gli specifici fattori perinatali in studio sono state indagate con analisi bivariate ed analisi multivariate, secondo il metodo della regressione logistica. L’analisi di regressione logistica multivariata evidenza come i bambini nati da madri con età ≥45 anni presentino un rischio di sviluppare un vizio di refrazione 3,5 volte maggiore rispetto alle donne under 45 anni (OR aggiustato=3,52, I.C. al 95% 1,18-10,55). A parità delle altre variabili inserite nel modello d’analisi, le madri con cittadinanza straniera hanno un rischio del 27% più alto rispetto alle madri italiane che al proprio figlio venga diagnosticato un vizio di refrazione. Anche il parto con ventosa e l’essere VLBW rappresentano significativi fattori di rischio nello sviluppare almeno un vizio di refrazione (OR aggiustati rispettivamente pari a 1,43 e 3,81). L’analisi multivariata condotta per un confronto tra il gruppo di bambini ambliopi e il gruppo di controllo non ha portato ad alcuna differenza statisticamente significativa. Sono state analizzate le potenzialità ed i limiti di studi di questo tipo utilizzando fonti informative correnti.
2017
patologie oculari
screening ortottico prescolare
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1129096
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