Secondo il modello del Comportamento Guidato da Scopi (CGS) la mente è un apparato di regolazione finalistica del comportamento sulla base di rappresentazioni, costantemente attivata con la finalità di rilevare le discrepanze tra le rappresentazioni di stati obbiettivo, ossia come le cose sarebbero desiderabili o dovrebbero essere (scopi); e le rappresentazioni di come le cose sono (credenze). Questo modello è stato utilizzato per individuare le componenti cognitive di emozioni sociali quali l’invidia, la vergogna e il senso di colpa. Lo studio si propone di verificare con quale frequenza queste componenti cognitive siano presenti nei pensieri che, nel corso della terapia cognitivo-comportamentale (TCC), risultano associati a tali emozioni. Lo studio si prefigge inoltre di valutare quali di queste componenti cognitive possano predire la gravità della psicopatologia. A tal scopo sono stati presi in considerazione i pensieri associati alle emozioni di invidia, vergogna e senso di colpa raccolti attraverso gli ABC di 73 pazienti, suddivisi in due gruppi in base alla gravità (valutata per mezzo della diagnosi e del funzionamento). L’analisi dei dati è stata condotta per mezzo di analisi statistiche descrittive, univariate e multivariate. Dalle frequenze riscontrate nel campione totale emerge che le categorie individuate dalla teoria del CGS “catturano” adeguatamente le verbalizzazioni che si riscontrano nella pratica clinica. In generale dall’analisi univariata sono emerse differenze significative nelle verbalizzazioni fra pazienti gravi e non gravi inerenti le emozioni di invidia e senso di colpa, mentre nessuna differenza è emersa per quanto riguarda le verbalizzazioni associate alla vergogna. Dall’analisi multivariata è emerso che, in tutte le emozioni considerate, la presenza di alcune verbalizzazioni predice una diminuzione del funzionamento globale del paziente.
Costituenti cognitive di invidia, vergogna e senso di colpa associate alla gravità della psicopatologia
Pertile Riccardo;Minelli Alessandra
2011-01-01
Abstract
Secondo il modello del Comportamento Guidato da Scopi (CGS) la mente è un apparato di regolazione finalistica del comportamento sulla base di rappresentazioni, costantemente attivata con la finalità di rilevare le discrepanze tra le rappresentazioni di stati obbiettivo, ossia come le cose sarebbero desiderabili o dovrebbero essere (scopi); e le rappresentazioni di come le cose sono (credenze). Questo modello è stato utilizzato per individuare le componenti cognitive di emozioni sociali quali l’invidia, la vergogna e il senso di colpa. Lo studio si propone di verificare con quale frequenza queste componenti cognitive siano presenti nei pensieri che, nel corso della terapia cognitivo-comportamentale (TCC), risultano associati a tali emozioni. Lo studio si prefigge inoltre di valutare quali di queste componenti cognitive possano predire la gravità della psicopatologia. A tal scopo sono stati presi in considerazione i pensieri associati alle emozioni di invidia, vergogna e senso di colpa raccolti attraverso gli ABC di 73 pazienti, suddivisi in due gruppi in base alla gravità (valutata per mezzo della diagnosi e del funzionamento). L’analisi dei dati è stata condotta per mezzo di analisi statistiche descrittive, univariate e multivariate. Dalle frequenze riscontrate nel campione totale emerge che le categorie individuate dalla teoria del CGS “catturano” adeguatamente le verbalizzazioni che si riscontrano nella pratica clinica. In generale dall’analisi univariata sono emerse differenze significative nelle verbalizzazioni fra pazienti gravi e non gravi inerenti le emozioni di invidia e senso di colpa, mentre nessuna differenza è emersa per quanto riguarda le verbalizzazioni associate alla vergogna. Dall’analisi multivariata è emerso che, in tutte le emozioni considerate, la presenza di alcune verbalizzazioni predice una diminuzione del funzionamento globale del paziente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.