Seguendo l’esempio fornito da diverse legislazioni straniere, la l. n. 193/2023 ha introdotto nell’ordinamento italiano il diritto all’oblio oncologico per gli individui sopravvissuti al cancro. In forza di questo provvedimento, le persone guarite da una patologia oncologica hanno il diritto di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria condizione patologica pregressa qualora siano trascorsi più dieci anni dalla conclusione del trattamento attivo della malattia senza ricadute. Il contributo analizza, in particolare, le norme della nuova legge che disciplinano l’applicazione del diritto in parola nell’ambito contrattuale.

Il diritto all’oblio oncologico e la disciplina dei contratti con persone guarite dal cancro nella l. n. 193/2023

Mirko Faccioli
2024-01-01

Abstract

Seguendo l’esempio fornito da diverse legislazioni straniere, la l. n. 193/2023 ha introdotto nell’ordinamento italiano il diritto all’oblio oncologico per gli individui sopravvissuti al cancro. In forza di questo provvedimento, le persone guarite da una patologia oncologica hanno il diritto di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria condizione patologica pregressa qualora siano trascorsi più dieci anni dalla conclusione del trattamento attivo della malattia senza ricadute. Il contributo analizza, in particolare, le norme della nuova legge che disciplinano l’applicazione del diritto in parola nell’ambito contrattuale.
2024
Contratti, Discriminazione, Oblio oncologico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1127047
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