L’articolo vuole evidenziare la perdurante modernità dell’istituto del maso chiuso. Nel “maso chiuso” soggetto e oggetto del rapporto appaiono proiettati in una dimensione “politico-sociale” nella quale il fondo agricolo non si trasforma mai veramente in res di cui si può disporre senza vincoli. La libera disponibilità del bene è subordinata, invece, ad una serie di limiti per soddisfare esigenze personali, politiche e sociali. Caricato di queste funzioni, il maso, con gli opportuni adeguamenti da parte del legislatore e della giurisprudenza, si presenta vestito di una insospettata modernità.
Il fascino discreto del maso e la “sindrome di Buddenbrook”
Matteo Nicolini
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2023-01-01
Abstract
L’articolo vuole evidenziare la perdurante modernità dell’istituto del maso chiuso. Nel “maso chiuso” soggetto e oggetto del rapporto appaiono proiettati in una dimensione “politico-sociale” nella quale il fondo agricolo non si trasforma mai veramente in res di cui si può disporre senza vincoli. La libera disponibilità del bene è subordinata, invece, ad una serie di limiti per soddisfare esigenze personali, politiche e sociali. Caricato di queste funzioni, il maso, con gli opportuni adeguamenti da parte del legislatore e della giurisprudenza, si presenta vestito di una insospettata modernità.File in questo prodotto:
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