Il movimento Off-Off-Broadway nasce verso la fine degli anni Cinquanta a New York con l’obiettivo di dare una possibilità ai giovani drammaturghi di mettere in scena le nuove opere e farsi dunque conoscere nell’ambiente teatrale della metropoli statunitense. Nella maggior parte dei casi, le performance sono prodotte dalle coffeehouse o da altri piccoli teatri dell’East Village, il quartiere in cui si diffonde il movimento. Per garantirsi la piena libertà creativa e di sperimentazione, e dunque non essere sottoposti a vincoli commerciali, questi piccoli teatri e gli artisti che vi collaborano scelgono di autofinanziare gli allestimenti e offrire al pubblico gli spettacoli al costo di una consumazione. Per lo stesso motivo, soprattutto nei primi anni, la critica non si interessa alle opere presentate, ma riserva l’attenzione al più conosciuto e istituzionale teatro Off-Broadway. Ellen Stewart, fondatrice del Cafè La MaMa, nel 1965 decide di inviare in tournée in Europa due gruppi per cercare il favore di critica che spera di rimando potrà attirare l’attenzione della critica newyorkese, al fine di garantire, di conseguenza, anche l’interesse delle case editrici che potrebbero pubblicare le opere dei giovani autori. Il teatro istituzionale Off-Broadway prende infatti in considerazione per la produzione soltanto le opere conosciute o pubblicate. L’intuizione è corretta e l’esperienza europea si verifica essere un vero e proprio trampolino di lancio non solo per gli autori, ma anche per gli attori e il regista, Tom O’Horgan, che al rientro dall’Europa, nel 1966, fonda la prima compagnia stabile del Cafè, La MaMa Repertory Troupe.

Alla ricerca della fortuna critica: le compagnie del Cafè La MaMa in Europa

Cristini, Monica
In corso di stampa

Abstract

Il movimento Off-Off-Broadway nasce verso la fine degli anni Cinquanta a New York con l’obiettivo di dare una possibilità ai giovani drammaturghi di mettere in scena le nuove opere e farsi dunque conoscere nell’ambiente teatrale della metropoli statunitense. Nella maggior parte dei casi, le performance sono prodotte dalle coffeehouse o da altri piccoli teatri dell’East Village, il quartiere in cui si diffonde il movimento. Per garantirsi la piena libertà creativa e di sperimentazione, e dunque non essere sottoposti a vincoli commerciali, questi piccoli teatri e gli artisti che vi collaborano scelgono di autofinanziare gli allestimenti e offrire al pubblico gli spettacoli al costo di una consumazione. Per lo stesso motivo, soprattutto nei primi anni, la critica non si interessa alle opere presentate, ma riserva l’attenzione al più conosciuto e istituzionale teatro Off-Broadway. Ellen Stewart, fondatrice del Cafè La MaMa, nel 1965 decide di inviare in tournée in Europa due gruppi per cercare il favore di critica che spera di rimando potrà attirare l’attenzione della critica newyorkese, al fine di garantire, di conseguenza, anche l’interesse delle case editrici che potrebbero pubblicare le opere dei giovani autori. Il teatro istituzionale Off-Broadway prende infatti in considerazione per la produzione soltanto le opere conosciute o pubblicate. L’intuizione è corretta e l’esperienza europea si verifica essere un vero e proprio trampolino di lancio non solo per gli autori, ma anche per gli attori e il regista, Tom O’Horgan, che al rientro dall’Europa, nel 1966, fonda la prima compagnia stabile del Cafè, La MaMa Repertory Troupe.
In corso di stampa
teatro, critica, Cafe La MaMa
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