L’articolo affronta la tematica dell’eresia e della sua repressione nell’Italia del tardo Cinquecento attraverso lo studio di un caso individuale, quello del medico condotto nelle valli bellunesi Agostino Vanzo, condannato a morte dall’Inquisizione. Il contributo utilizza come fonti principali il processo inquisitoriale e un testo poetico eterodosso, annesso all’incartamento, che ricalca lo Iulius exclusus e coeli di Erasmo. Da un lato esso adotta una prospettiva ‘classica’ di esame della vicenda personale di Vanzo e della natura delle sue opinioni verificate sulle carte processuali. Dall’altro esso propone una linea metodologica alternativa, fondata sull’accertamento dei canali e dei tramiti attraverso i quali il medico entrò in contatto con fermenti ed idee ereticali, specialmente attraverso la mediazione dal vivace ambiente veneziano dei medici, degli speziali e degli stampatori. L’abbinamento delle due ottiche di analisi intende mettere in comunicazione due sfere della ricerca: da una parte la fortuna di uno o più protagonisti della “cultura alta” e dall’altra i canali e luoghi di comunicazione delle idee a livello “popolare”, spesso ingiustamente separati nella letteratura scientifica.
IL CASO DI AGOSTINO VANZO MEDICO CONDOTTO ERETICO E IL SUO DIALOGO DI PAPA LEON [X] E S[ANTO] PIETRO
Alessandra Celati
2021-01-01
Abstract
L’articolo affronta la tematica dell’eresia e della sua repressione nell’Italia del tardo Cinquecento attraverso lo studio di un caso individuale, quello del medico condotto nelle valli bellunesi Agostino Vanzo, condannato a morte dall’Inquisizione. Il contributo utilizza come fonti principali il processo inquisitoriale e un testo poetico eterodosso, annesso all’incartamento, che ricalca lo Iulius exclusus e coeli di Erasmo. Da un lato esso adotta una prospettiva ‘classica’ di esame della vicenda personale di Vanzo e della natura delle sue opinioni verificate sulle carte processuali. Dall’altro esso propone una linea metodologica alternativa, fondata sull’accertamento dei canali e dei tramiti attraverso i quali il medico entrò in contatto con fermenti ed idee ereticali, specialmente attraverso la mediazione dal vivace ambiente veneziano dei medici, degli speziali e degli stampatori. L’abbinamento delle due ottiche di analisi intende mettere in comunicazione due sfere della ricerca: da una parte la fortuna di uno o più protagonisti della “cultura alta” e dall’altra i canali e luoghi di comunicazione delle idee a livello “popolare”, spesso ingiustamente separati nella letteratura scientifica.File | Dimensione | Formato | |
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