A causa del susseguirsi di vari interventi normativi, in parte in trasposizione della legislazione europea, in parte come frutto di scelte spontanee del legislatore nazionale, la categoria soggettiva su cui si incentra il diritto del turismo ha assunto in Italia caratteristiche molto diverse nel tempo. Dalla nozione di "consumatore di pacchetti turistici", risalente al 1995, si è passati a quella di "turista", nel 2011, soppiantata nel 2018 da quella di "viaggiatore". Anche la collocazione delle norme corrispondenti è cambiata negli anni, passando prima dalla legislazione speciale al Codice del Consumo e poi al Codice del Turismo. Che queste transizioni abbiano dato vita a una nozione effettivamente mutevole e cangiante nei suoi confini applicativi è, tuttavia, soprattutto un'illusione ottica. L'approccio del legislatore europeo è infatti rimasto immutato nel tempo e ha sempre incluso nella tutela anche le persone che viaggiano per motivi di lavoro o professionali e i soggetti diversi dalle persone fisiche. Il saggio è un'occasione per interrogarsi sui confini soggettivi delle norme che tutelano i contraenti deboli e per riflettere sui margini (eccessivi) di variabilità e incertezza che tali confini presentano nei diversi contesti del diritto di derivazione eurounitaria.
Consumatore, turista, viaggiatore: le continue (illusorie?) metamorfosi di un personaggio in cerca di autore
Stefano Troiano
2023-01-01
Abstract
A causa del susseguirsi di vari interventi normativi, in parte in trasposizione della legislazione europea, in parte come frutto di scelte spontanee del legislatore nazionale, la categoria soggettiva su cui si incentra il diritto del turismo ha assunto in Italia caratteristiche molto diverse nel tempo. Dalla nozione di "consumatore di pacchetti turistici", risalente al 1995, si è passati a quella di "turista", nel 2011, soppiantata nel 2018 da quella di "viaggiatore". Anche la collocazione delle norme corrispondenti è cambiata negli anni, passando prima dalla legislazione speciale al Codice del Consumo e poi al Codice del Turismo. Che queste transizioni abbiano dato vita a una nozione effettivamente mutevole e cangiante nei suoi confini applicativi è, tuttavia, soprattutto un'illusione ottica. L'approccio del legislatore europeo è infatti rimasto immutato nel tempo e ha sempre incluso nella tutela anche le persone che viaggiano per motivi di lavoro o professionali e i soggetti diversi dalle persone fisiche. Il saggio è un'occasione per interrogarsi sui confini soggettivi delle norme che tutelano i contraenti deboli e per riflettere sui margini (eccessivi) di variabilità e incertezza che tali confini presentano nei diversi contesti del diritto di derivazione eurounitaria.File | Dimensione | Formato | |
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