Nel contributo verranno presentati i risultati preliminari di un progetto di archeologia dei paesaggi avviato nel 2009 dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna nel territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, la parte nord-occidentale della provincia di Ravenna. L’obiettivo dello studio era quello di valutare le forme del popolamento di Età medievale di un territorio fina a ora non indagato in modo estensivo e, se possibile, di individuarne il rapporto con le forme del paesaggio antico. La metodologia ha previsto la ricognizione sistematica di una campionatura ragionata del territorio; finora sono state svolte 4 campagne di indagine, investigando 62 kmq dei 150 totali previsti. Lo studio ha permesso di mettere in discussione la visione storiografica tradizionale, secondo la quale il territorio romagnolo sarebbe stato caratterizzato da una semplice sopravvivenza delle forme del popolamento antico di tipo sparso, staticità interpretata anche come indice di scarsa vitalità socio-economica. Infatti nel corso del progetto è stato possibile documentare sia la comparsa di insediamenti rurali nucleati già dal IX-X secolo, sia una selezione dei siti nel corso del XIII secolo, in parte abbandonati a favore dei villaggi più grandi, sorti presso i castelli; quest’ultimo processo fu dovuto all’intervento dei principali poteri territoriali del tempo, come le dinastie comitali, i vescovi e i comuni cittadini, in grado di modificare le forme del popolamento rurale preesistenti.

Archeologia dei Paesaggi in Bassa Romagna: il progetto Bassa Romandiola (2009-2016)

Abballe, Michele;
2019-01-01

Abstract

Nel contributo verranno presentati i risultati preliminari di un progetto di archeologia dei paesaggi avviato nel 2009 dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna nel territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, la parte nord-occidentale della provincia di Ravenna. L’obiettivo dello studio era quello di valutare le forme del popolamento di Età medievale di un territorio fina a ora non indagato in modo estensivo e, se possibile, di individuarne il rapporto con le forme del paesaggio antico. La metodologia ha previsto la ricognizione sistematica di una campionatura ragionata del territorio; finora sono state svolte 4 campagne di indagine, investigando 62 kmq dei 150 totali previsti. Lo studio ha permesso di mettere in discussione la visione storiografica tradizionale, secondo la quale il territorio romagnolo sarebbe stato caratterizzato da una semplice sopravvivenza delle forme del popolamento antico di tipo sparso, staticità interpretata anche come indice di scarsa vitalità socio-economica. Infatti nel corso del progetto è stato possibile documentare sia la comparsa di insediamenti rurali nucleati già dal IX-X secolo, sia una selezione dei siti nel corso del XIII secolo, in parte abbandonati a favore dei villaggi più grandi, sorti presso i castelli; quest’ultimo processo fu dovuto all’intervento dei principali poteri territoriali del tempo, come le dinastie comitali, i vescovi e i comuni cittadini, in grado di modificare le forme del popolamento rurale preesistenti.
2019
archeologia dei paesaggi
popolamento sparso
villaggi
incastellamento
Romagna
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