Note sulla fortuna del ‘Codex Iustinianus’ e le vicende dei ‘Tres Libri’: da Pepone ad Alciato

The 'Codex Iustinianus' was of much less importance than the Digest for the rebirth of medieval 'scientia iuris'; however, the turning points that mark the evolution of medieval jurisprudence all have a precise resonance in the different approach to the study of the Codex and in particular to the 'Tres Libri Codicum', the final books of the legal compilation. In particular, we have focused on three turning points: the birth of medieval legal science and the role of Pepone, still obscure in many ways; the study of the 'Tres Libri' from Vacario to Rolando da Lucca, with the definitive affirmation of the 'summae'; and the 'Annotationes' to the 'Tres Libri' (1515) by Andrea Alciato, which mark the start of legal humanism.

Il 'Codex Iustinianus' ha avuto una importanza molto minore rispetto al Digesto per la rinascita della 'scientia iuris' medievale; tuttavia, i momenti di svolta che segnano l’evoluzione della giurisprudenza medievale hanno tutti un riscontro preciso nel diverso approccio al Codice e in particolare ai 'Tres Libri Codicum', i libri finali della compilazione, nel Medioevo separati dal resto della raccolta di leggi. In particolare ci siamo soffermati su tre momenti di svolta: la nascita della scienza giuridica medievale e il ruolo ancora per molti versi oscuro di Pepone; lo studio dei 'Tres Libri' da Vacario a Rolando da Lucca, con la definitiva affermazione delle 'summae'; le 'Annotationes' ai 'Tres Libri' (1515) di Andrea Alciato, che segnano l'inizio dell’umanesimo giuridico.