Contraddittorio e tributi armonizzati: quando è esclusa la prova di resistenza

Il tema del contraddittorio endoprocedimentale è stato più volte oggetto di attenzione da parte delle Se zioni Unite della Corte di cassazione, che sono giunte a fornire soluzioni ermeneutiche distinte a seconda che l’accertamento abbia ad oggetto tributi non armonizzati oppure tributi armonizzati. Con riguardo a questi ultimi, in particolare, è ormai consolidato il principio secondo il quale, pur sussistendo un generale obbligo di contraddittorio nell’ambito del diritto unionale, la sua violazione non determina l’invalidità del l’atto impositivo, a meno che il contribuente dimostri, in sede processuale, che, se fosse stato realizzato un confronto preventivo con l’Amministrazione finanziaria, si sarebbe giunti ad un diverso esito del con trollo. L’indiscriminata necessità di tale prova di resistenza per i tributi armonizzati è, però, tuttora ogget to di contrasto. Alcune recenti pronunce sembrano orientate ad escludere l’onere in questione nelle fatti specie in cui la legge nazionale contempla il contraddittorio a pena di nullità ed offrono lo spunto per af frontare il tema anche alla luce dei principi vigenti nell’ordinamento europeo