Dal cybercrime all’artificial intelligence crime. Brevi cenni sui profili penali

Nel presente contributo, dopo aver definito i concetti di cybercrime e Artificial Intelligence Crime (par. 2), si verificherà se i reati cibernetici contemplati nel nostro ordinamento giuridico consentano di punire le sempre più frequenti minacce poste in essere mediante l’utilizzo abusivo dell’IA o se, trattandosi di fenomeni del tutto nuovi (new wine in new bottles), si debba prendere in considerazione, in prospettiva de jure condendo, l’opportunità di introdurre norme incriminatrici ad hoc. A tal fine si verificherà, sulla base di alcuni esempi concreti, se nei reati cibernetici previsti nel codice penale possano essere ricomprese, da un lato, le ipotesi in cui l’IA costituisca la peculiare modalità di esecuzione di un fatto illecito (par. 3) e, dall’altro, le aggressioni a sistemi di IA e, più in generale, alle tecnologie dell’IA (par. 4). In conclusione, si formuleranno alcune brevi considerazioni finali (par. 5)