Tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo i grandi progressi scientifici, le innovazioni tecnologiche e le trasformazioni che investirono la società a tutti i livelli costituirono il panorama ideale per la nascita e l'affermarsi delle proposte visionarie di quello che è considerato il padre della documentazione moderna: Paul Otlet. La sua personalità eclettica fu segnata da momenti fondamentali come il passaggio dalla rigida formazione gesuitica all’adesione al pensiero positivista, dagli studi di diritto a quelli di bibliografia, fino all’impegno per la promozione della pace e della cultura che si concretizzò negli ambiziosi progetti della Società delle Nazioni e del Mundaneum. La rilettura di questi e altri avvenimenti biografici diventa strumento essenziale per ripercorrere l’opera del bibliografo belga e comprenderne a fondo il pensiero. La sua aspirazione fu quella di gettare le basi per la creazione di una nuova scienza che avesse come oggetto d’indagine il libro (o documento), a suo parere portatore di un valore universale per il suo essere al tempo stesso frutto della ricerca scientifica e veicolo di trasmissione, strumento di conoscenza e di informazione in ogni campo e disciplina. Obiettivo ideale della scienza della documentazione, così come la concepiva Otlet, era il Repertorio Bibliografico Universale; questo obiettivo si tradusse nella Classificazione Decimale Universale e nella pubblicazione – nel 1934 – di quello che è considerato il suo testamento filosofico: Le Traité de Documentation. Le livre sur le livre. Théorie et pratique. L’articolo intende ricostruire la figura di Paul Otlet ripercorrendo i tratti fondamentali del suo pensiero e ponendo l'accento sul suo contributo alla creazione di “un universo di libero accesso all’informazione e alla conoscenza” che fa della sua opera uno dei pilastri della documentazione e costituisce a tutt'oggi una fonte di riflessione per le nuove sfide che discipline come la documentazione, la biblioteconomia e la scienza dell’informazione si trovano a dover affrontare.

Paul Otlet: una vita per la documentazione.

Elena Ranfa
2013-01-01

Abstract

Tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo i grandi progressi scientifici, le innovazioni tecnologiche e le trasformazioni che investirono la società a tutti i livelli costituirono il panorama ideale per la nascita e l'affermarsi delle proposte visionarie di quello che è considerato il padre della documentazione moderna: Paul Otlet. La sua personalità eclettica fu segnata da momenti fondamentali come il passaggio dalla rigida formazione gesuitica all’adesione al pensiero positivista, dagli studi di diritto a quelli di bibliografia, fino all’impegno per la promozione della pace e della cultura che si concretizzò negli ambiziosi progetti della Società delle Nazioni e del Mundaneum. La rilettura di questi e altri avvenimenti biografici diventa strumento essenziale per ripercorrere l’opera del bibliografo belga e comprenderne a fondo il pensiero. La sua aspirazione fu quella di gettare le basi per la creazione di una nuova scienza che avesse come oggetto d’indagine il libro (o documento), a suo parere portatore di un valore universale per il suo essere al tempo stesso frutto della ricerca scientifica e veicolo di trasmissione, strumento di conoscenza e di informazione in ogni campo e disciplina. Obiettivo ideale della scienza della documentazione, così come la concepiva Otlet, era il Repertorio Bibliografico Universale; questo obiettivo si tradusse nella Classificazione Decimale Universale e nella pubblicazione – nel 1934 – di quello che è considerato il suo testamento filosofico: Le Traité de Documentation. Le livre sur le livre. Théorie et pratique. L’articolo intende ricostruire la figura di Paul Otlet ripercorrendo i tratti fondamentali del suo pensiero e ponendo l'accento sul suo contributo alla creazione di “un universo di libero accesso all’informazione e alla conoscenza” che fa della sua opera uno dei pilastri della documentazione e costituisce a tutt'oggi una fonte di riflessione per le nuove sfide che discipline come la documentazione, la biblioteconomia e la scienza dell’informazione si trovano a dover affrontare.
2013
Paul Otlet, documentazione, bibliografia
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