La complessità dell’attività del leggere, i mutamenti delle forme di lettura nel tempo e i molteplici passaggi che hanno caratterizzato la storia della lettura, hanno stimolato, a partire dal secolo scorso, una serie di riflessioni che muovono da diverse prospettive. Il primo contributo preso in esame sarà quello dato da due discipline fortemente interconnesse tra di loro quali la sociologia e la massmediologia. In particolare saranno prese in considerazione le tesi e le opere degli studiosi appartenenti alla così detta Scuola di Toronto, un eterogeneo gruppo di intellettuali che nella seconda metà del secolo scorso diede il via allo studio dei rapporti tra evoluzione delle tecnologie della parola e cambiamenti cognitivi e socioculturali. Le basi di partenza di questi autori possono essere riassunte in un approccio allo studio dei media fortemente interdisciplinare ma soprattutto in una chiara tendenza a considerare la tecnologia, ed in particolare la tecnologia della comunicazione, come una variabile indipendente nello studio dei processi di mutamento sociale. La seconda prospettiva grazie alla quale si tenterà di delineare un quadro teorico sulle diverse forme di lettura, è quella delle neuroscienze, o scienze cognitive, e di tutti gli studi che fanno riferimento alla formazione ( education ). Da una parte il contributo di Maryanne Wolf e dall’altra quello di Gunther Kress , ci forniranno uno strumento indispensabile per lo studio della lettura - delle sue forme e dei suoi meccanismi - che, mettendo in moto una vasta gamma di strategie e implicando l’articolazione di svariate operazioni metacognitive, viene analizzata come una delle conquiste più faticose ma anche più preziose per l’umanità, proprio perché ha innescato in essa un’infinita serie di cambiamenti.

Leggere i passaggi: appunti per una teoria della lettura.

Elena Ranfa
2015-01-01

Abstract

La complessità dell’attività del leggere, i mutamenti delle forme di lettura nel tempo e i molteplici passaggi che hanno caratterizzato la storia della lettura, hanno stimolato, a partire dal secolo scorso, una serie di riflessioni che muovono da diverse prospettive. Il primo contributo preso in esame sarà quello dato da due discipline fortemente interconnesse tra di loro quali la sociologia e la massmediologia. In particolare saranno prese in considerazione le tesi e le opere degli studiosi appartenenti alla così detta Scuola di Toronto, un eterogeneo gruppo di intellettuali che nella seconda metà del secolo scorso diede il via allo studio dei rapporti tra evoluzione delle tecnologie della parola e cambiamenti cognitivi e socioculturali. Le basi di partenza di questi autori possono essere riassunte in un approccio allo studio dei media fortemente interdisciplinare ma soprattutto in una chiara tendenza a considerare la tecnologia, ed in particolare la tecnologia della comunicazione, come una variabile indipendente nello studio dei processi di mutamento sociale. La seconda prospettiva grazie alla quale si tenterà di delineare un quadro teorico sulle diverse forme di lettura, è quella delle neuroscienze, o scienze cognitive, e di tutti gli studi che fanno riferimento alla formazione ( education ). Da una parte il contributo di Maryanne Wolf e dall’altra quello di Gunther Kress , ci forniranno uno strumento indispensabile per lo studio della lettura - delle sue forme e dei suoi meccanismi - che, mettendo in moto una vasta gamma di strategie e implicando l’articolazione di svariate operazioni metacognitive, viene analizzata come una delle conquiste più faticose ma anche più preziose per l’umanità, proprio perché ha innescato in essa un’infinita serie di cambiamenti.
2015
lettura, media, sociologia, Scuola di Toronto, neuroscienze
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