Starting from the contribution of Ivan Illich on the theme of social friendship and conviviality, the essay addresses the utopias of living together by investigating the initiatives of sustainable groups, networks, and communities that have developed in recent decades around food, with an empirical sinking related to the two-year pandemic period (2020-2022) that records a growing ecological awareness in our Country. Many experiences of groups and communities, which support peasant agriculture and small-scale farming, resume from food production and consumption to informally start-up ecological citizenship labs based on human and living relationships. In fact, through practical and immediate actions such as the supply of food, energy, and other goods-services, they respond both to the essential needs of the human being and to what Simone Weil called ‘the needs of the soul’ including the reconstruction of a frayed sociality that has marginalized relationships.

Partendo dal contributo di Ivan Illich sul tema dell’amicizia sociale e della convivialità, il saggio affronta le utopie del vivere insieme indagando le iniziative dei gruppi, delle reti e delle comunità sostenibili che si sono sviluppate negli ultimi decenni attorno al cibo, con un affondo empirico relativo al biennio pandemico (2020-2022) che registra la crescita di una concreta sensibilità ecologica nel nostro Paese. Molte esperienze di gruppi e comunità che supportano l’agricoltura contadina e di piccola scala ripartono dalla produzione e dal consumo del cibo per avviare informalmente laboratori di cittadinanza ecologica fondati sulle relazioni umane e con il vivente. Infatti, attraverso le azioni pratiche e immediate come l’approvvigionamento di cibo, energia e altri beni-servizi, si risponde sia a bisogni essenziali dell’essere umano, sia a quelli che Simone Weil chiamava “le esigenze dell’anima” tra i quali la ricostruzione di una socialità sfilacciata che ha emarginato le relazioni.

Le utopie del vivere in comune. Pratiche conviviali attorno al cibo

vittori francesco
;
de vita
2022-01-01

Abstract

Starting from the contribution of Ivan Illich on the theme of social friendship and conviviality, the essay addresses the utopias of living together by investigating the initiatives of sustainable groups, networks, and communities that have developed in recent decades around food, with an empirical sinking related to the two-year pandemic period (2020-2022) that records a growing ecological awareness in our Country. Many experiences of groups and communities, which support peasant agriculture and small-scale farming, resume from food production and consumption to informally start-up ecological citizenship labs based on human and living relationships. In fact, through practical and immediate actions such as the supply of food, energy, and other goods-services, they respond both to the essential needs of the human being and to what Simone Weil called ‘the needs of the soul’ including the reconstruction of a frayed sociality that has marginalized relationships.
2022
social friendship
conviviality
alternative food networks
civic food networks
Covid-19
amicizia sociale
convivialità
reti agroalimentari alternative
reti civiche di approvvigionamento
Covid-19
Partendo dal contributo di Ivan Illich sul tema dell’amicizia sociale e della convivialità, il saggio affronta le utopie del vivere insieme indagando le iniziative dei gruppi, delle reti e delle comunità sostenibili che si sono sviluppate negli ultimi decenni attorno al cibo, con un affondo empirico relativo al biennio pandemico (2020-2022) che registra la crescita di una concreta sensibilità ecologica nel nostro Paese. Molte esperienze di gruppi e comunità che supportano l’agricoltura contadina e di piccola scala ripartono dalla produzione e dal consumo del cibo per avviare informalmente laboratori di cittadinanza ecologica fondati sulle relazioni umane e con il vivente. Infatti, attraverso le azioni pratiche e immediate come l’approvvigionamento di cibo, energia e altri beni-servizi, si risponde sia a bisogni essenziali dell’essere umano, sia a quelli che Simone Weil chiamava “le esigenze dell’anima” tra i quali la ricostruzione di una socialità sfilacciata che ha emarginato le relazioni.
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