Prendendo spunto dalla vicenda giudiziaria decisa dalla pronuncia di Trib. Milano 19 aprile 2021, n. 3227, il contributo approfondisce talune questioni interpretative suscitate dal dovere di buona fede in pendenza della condizione contemplato dall’art. 1358 c.c. e dalla finzione di avveramento della condizione contenuta nell’art. 1359 c.c., soffermandosi in particolare ad analizzare l’operatività, nello scenario del contratto sottoposto a condizione sospensiva, dell’istituto della risoluzione per inadempimento con il connesso diritto al risarcimento del danno.

Buona fede in pendenza della condizione, risoluzione del contratto e risarcimento del danno nella causa Mediaset-Vivendi

M. Faccioli
2022-01-01

Abstract

Prendendo spunto dalla vicenda giudiziaria decisa dalla pronuncia di Trib. Milano 19 aprile 2021, n. 3227, il contributo approfondisce talune questioni interpretative suscitate dal dovere di buona fede in pendenza della condizione contemplato dall’art. 1358 c.c. e dalla finzione di avveramento della condizione contenuta nell’art. 1359 c.c., soffermandosi in particolare ad analizzare l’operatività, nello scenario del contratto sottoposto a condizione sospensiva, dell’istituto della risoluzione per inadempimento con il connesso diritto al risarcimento del danno.
2022
Condizione, Avveramento, Buona fede
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1084768
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