Il ritorno nelle librerie italiane delle opere di Ivy Compton-Burnett propone un interrogativo sulla permanenza di un’autrice “classica”, canonizzata eppure “defilata”, dallo stile singolare che interpreta un particolare tipo di modernismo, o meglio di sperimentazione narrativa; si tratta sostanzialmente della permanenza di un enigma. Il suo esempio, forse impossibile da seguire, si può trovare però riflesso nell’opera di un’altra autrice contemporanea, non epigonica anzi a sua volta peculiare: Anne Fine, tanto eccentrica da essere compresa solo superficialmente.
"Parlava solo del tempo e di frigoriferi". Ivy Compton-Burnett e Anne Fine: dialoghi in famiglia
Scotti Massimo
2022-01-01
Abstract
Il ritorno nelle librerie italiane delle opere di Ivy Compton-Burnett propone un interrogativo sulla permanenza di un’autrice “classica”, canonizzata eppure “defilata”, dallo stile singolare che interpreta un particolare tipo di modernismo, o meglio di sperimentazione narrativa; si tratta sostanzialmente della permanenza di un enigma. Il suo esempio, forse impossibile da seguire, si può trovare però riflesso nell’opera di un’altra autrice contemporanea, non epigonica anzi a sua volta peculiare: Anne Fine, tanto eccentrica da essere compresa solo superficialmente.File in questo prodotto:
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