Attraverso la lente del progetto RiCu (Ricucire distanze e luoghi. Per una quotidianità condivisa), l'articolo propone una riflessione sulle dimensioni politiche, etiche e operative che può assumere la Terza Missione quando il sapere e le pratiche antropologiche escono dal contesto accademico per interagire col territorio. A fondamento di quanto argomentato, si sottolinea il carattere necessariamente partecipativo e condiviso di un progetto di Terza Missione di natura antropologica, pervaso da un’idea dinamica di community engagement che tiene insieme il sapere e il saper fare; dà rilievo agli aspetti comunicativi; è capace di fare rete attivando sinergie inedite; e soprattutto è programmaticamente volto a produrre qualche forma di cambiamento, instillando il dubbio in coloro che sono “affezionati” a certe narrative monolitiche.
Ricucire pratiche e narrazioni migranti. Per un fare materico e trasformativo.
Anna, Paini;Sabaudin Varvarica;Stefano Maltese
2022-01-01
Abstract
Attraverso la lente del progetto RiCu (Ricucire distanze e luoghi. Per una quotidianità condivisa), l'articolo propone una riflessione sulle dimensioni politiche, etiche e operative che può assumere la Terza Missione quando il sapere e le pratiche antropologiche escono dal contesto accademico per interagire col territorio. A fondamento di quanto argomentato, si sottolinea il carattere necessariamente partecipativo e condiviso di un progetto di Terza Missione di natura antropologica, pervaso da un’idea dinamica di community engagement che tiene insieme il sapere e il saper fare; dà rilievo agli aspetti comunicativi; è capace di fare rete attivando sinergie inedite; e soprattutto è programmaticamente volto a produrre qualche forma di cambiamento, instillando il dubbio in coloro che sono “affezionati” a certe narrative monolitiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.