Da Genova a Santa Maria Capua Vetere. Nuove ferite alla dignità umana. Riflessioni sulla “violenza di Stato” in Italia a quattro anni dall’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento

Le immagini di quanto avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere hanno veicolato sentimenti di indignazione e hanno reso di drammatica attualità il tema del trattamento sanzionatorio della “violenza di Stato” che trasmoda in tortura. Il presente contributo, senza pretese di esaustività, si propone di esaminare il reato di tortura di cui all’articolo 613 bis c.p., introdotto dal legislatore italiano con la Legge 110/2017. Alla luce del contesto sovranazionale di riferimento e di alcune fondamentali pronunce del giudice di Strasburgo che hanno determinato l’affannoso intervento del legislatore italiano, verrà analizzata la nuova fattispecie nei suoi elementi essenziali. Tenendo conto anche dei rilievi avanzati dalla giurisprudenza nelle prime sentenze che hanno avuto ad oggetto l’applicazione dell’articolo in esame, si affronteranno i principali problemi interpretativi al fine di fornire una lettura critica del nuovo reato di tortura.