Il contributo approfondisce innanzitutto le finalità, l’ambito e le caratteristiche della c.d. gestione separata dell’Inps, a cui afferisce una parte dell’articolato mondo del lavoro autonomo. In questo più ampio contesto il saggio ricostruisce la normativa che fornisce la tutela previdenziale al reddito dei lavoratori autonomi iscritti a tale gestione. Esamina, quindi, l’indennità mensile per i collaboratori (Dis-Coll), l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), nonché l’indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo iscritti al Fondo pensione per i lavoratori dello spettacolo (Alas). Si tratta di misure introdotte o modificate nel corso del 2020 e 2021. La tesi che viene sostenuta ed argomentata è che la tutela previdenziale dei lavoratori autonomi ed, in particolare, il sostegno al loro reddito rappresenta un “cantiere” sempre aperto e che le norme approvate dal legislatore negli ultimi anni sono state caratterizzate da elementi di frammentarietà e discontinuità. Il contributo pertanto, pur valutando positivamente il fatto che tali istituti giuridici hanno allargato le tutele al di fuori dell’area del lavoro subordinato, conclude che essi non hanno ancora raggiunto l’obiettivo di garantire un’adeguata protezione sociale al lavoro autonomo.

La protezione sociale per i lavoratori autonomi a confronto: Dis-Coll, Iscro e Alas

Mattei, Alberto
2022-01-01

Abstract

Il contributo approfondisce innanzitutto le finalità, l’ambito e le caratteristiche della c.d. gestione separata dell’Inps, a cui afferisce una parte dell’articolato mondo del lavoro autonomo. In questo più ampio contesto il saggio ricostruisce la normativa che fornisce la tutela previdenziale al reddito dei lavoratori autonomi iscritti a tale gestione. Esamina, quindi, l’indennità mensile per i collaboratori (Dis-Coll), l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), nonché l’indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo iscritti al Fondo pensione per i lavoratori dello spettacolo (Alas). Si tratta di misure introdotte o modificate nel corso del 2020 e 2021. La tesi che viene sostenuta ed argomentata è che la tutela previdenziale dei lavoratori autonomi ed, in particolare, il sostegno al loro reddito rappresenta un “cantiere” sempre aperto e che le norme approvate dal legislatore negli ultimi anni sono state caratterizzate da elementi di frammentarietà e discontinuità. Il contributo pertanto, pur valutando positivamente il fatto che tali istituti giuridici hanno allargato le tutele al di fuori dell’area del lavoro subordinato, conclude che essi non hanno ancora raggiunto l’obiettivo di garantire un’adeguata protezione sociale al lavoro autonomo.
2022
lavoro autonomo, sostegno al reddito, pandemia
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